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Un giorno di fine primavera
Data: 25/01/2023, Categorie: Incesti Autore: liana, Fonte: RaccontiMilu
... proprio che altri round siano già in maturazione per essere combattuti. Una breve sosta e riprenderemo il combattimento. ‘Dai, alzati, rientriamo in casa, abbiamo bisogno di fare una calda doccia.’ Lui non si muove. ‘Mamma, ho paura di stare vivendo un sogno. Non voglio svegliarmi. è troppo bello quello che sto sognando.’ Non riesco a trattenere una risata. ‘Dimmi? Cosa credi di stare sognando?’ ‘Sto sognando che noi due stiamo fornicando, che ti sto possedendo e tu ne sei contenta e mi inciti a farlo. Mamma ti sto chiavando?’ ‘Mio amore, non stai sognando. Io sono ancora distesa sotto il tuo corpo ed il tuo sparviero è ancora ben piantato nel mio nido. No tesoro mio, il tuo non è un sogno. Tu mi stai veramente chiavando ed io non ho nessuna intenzione di farti smettere di sognare quindi alzati, tira fuori il tuo spiedo dal mio ventre e andiamo in un posto più comodo.’ ‘Non riesco a crederci. Sto facendo sesso con mia madre. Sto chiavando la donna più bella della terra: la mia favolosa e fantastica mammina.’ ‘Dai, scemo, tira fuori il tuo cazzo dal mio ventre e portami in casa.’ Cinque minuti dopo siamo in casa. Lui mi ha in braccio e le mie braccia sono intorno al suo collo. ‘Dove vuoi che ti porti?’ ‘In bagno. Abbiamo urgente necessità di fare una doccia calda.’ ‘La facciamo insieme?’ ‘Certo. Mi devi lavare la schiena. Da sola non ci riesco.’ Arriviamo in bagno. Mi posa nel vano doccia; entra anche lui e si mette dietro. Apro l’acqua ed aggiusto la ...
... temperatura. Intanto lui mi abbraccia e mi circonda il torace con le sue forti braccia; le sue mani si ancorano alle mie tette e le comprime contro il mio petto. ‘Mamma hai delle mammelle talmente dure e sono così grosse da sembrare due ogive di un proiettile di un cannone.’ ‘Esagerato! Si sono grosse e so anche che ti piacciono tanto. Sono tue fin da quando eri un poppante. Da queste mammelle hai succhiato tanto di quel latte che ti ubriacavi. Oggi latte ne non ho, però sono sempre pronta a farti giocare con le mie zizze. Strizzamele ma non frantumarle perché devono assolvere al compito per cui esistono.’ Intanto il suo batacchio riprende a crescere e si posiziona fra le mie chiappe. ‘Hai di nuovo voglia?’ ‘Mamma di te ho e avrò sempre voglia.’ ‘Da quello che sento premere contro le mie chiappe non c’è bisogno di spiegazioni. Ti credo. Dai, datti da fare che anch’io ne ho voglia.’ Poggio le mani contro le piastrelle e indietreggio con il culetto; allargo le cosce quel tanto da permettergli di meglio posizionare la testa del suo sparviero fra le grandi labbra della mia pelosa e polposa miciona. ‘Spingi e non fermarti fin quando non sei arrivato in fondo. Ti voglio tutto dentro e mi devi spaccare in due.’ Una sola e forte spinta ed il suo cazzo, favorito dai liquidi di cui è piena la mia vagina, scivola imperterrito dentro il mio ventre per tutta la sua lunghezza. La spinta si arresta allorché la testa dello sparviero si scontra con il mio utero provocandomi un dolore ...