1. La Caduta, Atto sesto: degli opposti sentimenti di Aristarda e Septimo e della congiura.


    Data: 25/01/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Lesbo Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu

    ... Attraverso una coltre di dolore, Septimo Nero la riconobbe. Bellissima anche nell’atto di supremo odio appena compiuto. -Delsia…-, sussurrò. Delsia Armisa Peona sorrise, crudelmente. -Questo é per mio padre, che facesti uccidere a Pavea.-, il pugnale uscì e trafisse ancora. Septimo sussultò nell’agonia. Altro dolore. Una palla di sale in gola, sangue in bocca. -E questo per mia madre. Che violentasti e uccidesti a Mexina.-, sibilò Delsia. Septimo sentì la vita fuggire celere dalle ferite. E cadde morente sulla fredda pietra. -Aristarda…-, sussurrò, -Aristarda…-. Poi le tenebre lo reclamarono.
    
    Un ora più tardi, su insistenza di Vonabrius, il Senato conferì il Trono ad Asmio Calus, il quale si affrettò a inviare messaggeri a tutte le forze leali a Septimo. Morto lui, nessuno osò ribellarsi: passarono tutti sotto il comando del nuovo Imperator. Septimo fu bruciato e le sue ceneri sparse al vento, una fine ignobile per un uomo con il suo titolo.
    
    -Septimo Nero é morto.-, disse Serena. Ripose il comunicatore a onde lunghe. -Sì. L’Impero si avvia alla rinascita. Asmio Calus e i congiurati dovranno morire a loro volta. Nessuno dovrà sapere. Il ruolo di Comes Imperatoris é tuo, ma ora potrebbe cambiare. Sii pronta ad agire.-, disse la donna velata. Era calmissima. -Sono quasi passate tre ore. Vado.-, disse. -Vai, e possano gli Dei assisterti.-, disse la donna. -Tu che cosa fari?-, chiese Serena. Lei sorrise. Da sotto la toga comparvero due pugnali. -Alexander Varus sa troppo. ...
    ... Socrax é stato sciocco ad affidargli il Coltello. E parimenti a ribellarsi a noi. La Stirpe va protetta, anche da questo. Mi assicurerò che muoia.-, disse. -Potresti morire a tua volta.-, obiettò Serena. -La morte é una vecchia amica.-, si limitò a rispondere lei. Si protese e la baciò, piano, languidamente. Serena si staccò, respirando affannosamente. -Vai.-, disse la donna. Poi si alzò.
    
    Aristarda Nera la aspettava nella tenda. Si era lavata e cambiata. Pareva meno logora, ma ancora sciupata. Serena le sorrise, complice. -Confido che tu abbia deciso, mia signora.-, disse. -Invero, sì.-, disse lei. Serena non cessò di sorridere. -Permettimi di aggiungere che una congiura ha ucciso tuo fratello quest’oggi. Asmio Calus é il nuovo Imperator in Roma.-. Silenzio e nessun particolare stupore. -Capisco.-, disse soltanto Aristarda. Si alzò. Si avvicinò. Serena si chiese cosa stesse accadendo. Cosa sarebbe accaduto. Improvvisamente ebbe timore di aver sbagliato. Il ceffone che le arrivò la colse impreparata. La sua testa girò di scatto. Non si era ancora ripresa che il secondo colpo la centrò alla guancia opposta. Serena Prima barcollò. Il pugnò successivo giunse al mento. La giovane vide le stelle. La mandibola protestò. Serena prima riuscì ad alzare lo sguardo, lentamente, con sorpresa mista a dolore. -Tu credi realmente che io svenderò il mio nome, il mio onore per l’Impero? Tu veramente ritieni questo, Serena Prima? Tu non mi conosci. Se Septimo ha commesso sacrilegio, allora tu ...