1. La Storia di Monica – Cap. 4.2 – Luigi


    Data: 16/07/2018, Categorie: Etero Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    Dopo aver passato la mattinata a sistemare il mio nuovo ufficio, nel pomeriggio andai nel mio vecchio posto di lavoro per sistemare alcune pratiche lasciate in sospeso. Riuscii a finire tutto in un paio d’ore, e non ebbi quasi il tempo di chiudere l’ultima pratica, che suonò il telefono. ‘Mi hanno detto che sei tornata e volevo sapere se passi a salutarmi.’ La voce era quella di Luigi Saraceni, il collega che prima mi aveva scopata con Daniela usando un piccolo ricatto, ma che poi era stato al mio fianco, se pur in maniera quasi invisibile, durante la mia causa contro i Tableri. ‘Dammi un minuto e sono da te.’ gli risposi felice di rivederlo. Luigi era in effetti un bell’uomo, con quell’aria da perenne ragazzo che lo rendeva simpatico al primo sguardo. Era però famoso per due motivi, il primo era l’essere uno dei massimi esperti di diritto commerciale della città, il secondo quello d’avere una fama di Don Giovanni ‘conquistata’ dopo una serie quasi infinita d’amanti più o meno famose, alle quali però non si era mai legato. Iniziammo a parlare del mio nuovo lavoro come avvocato di diverse Ong, ma ben presto nacque in me il desiderio irrefrenabile di fare nuovamente sesso con lui. I miei movimenti, così come il mio modo di parlare, si fecero pian piano sempre più ammiccanti, ma senza mai scadere nella volgarità. Era più un gioco di sguardi, di frasi dette a metà e piccoli gesti che qualcosa di realmente esplicito, ma nonostante ciò lui aveva ben capito dove volessi andare. Il ...
    ... colpo di grazia lo diedi prendendo una lettera a caso dalla sua scrivania, ed iniziando a leggerla in modo talmente ridicolo, come se fossi una bambina della prima elementare. Per eccitarlo ancora di più mi piegai sulla sua scrivania sino a sfiorarla col seno, tenendo però allo stesso tempo le gambe ben strette. ‘Se continui così sarò costretto a sculacciarti.’ mi disse guardando il mio sedere senza nascondersi in alcun modo. ‘Per me sei buono solo a parole.’ gli risposi alzandomi la gonna sino quasi a scoprirmi il sedere. Lui mi diede un paio di pacche sulle chiappe, per poi metterle all’aria tirandomi in alto la gonna sin quasi alla vita. ‘Sei proprio una cattiva ragazza.’ mi sussurrò all’orecchio alternando piccole sculacciate a lenti passaggi delle dita sulla parte inferiore del mio perizoma. ‘Credi d’esser in grado di educarmi ?’ gli chiesi passandomi un dito fra le labbra. Luigi mi colpì un po’ più forte del solito, ma senza farmi alcun male, poi però m’infilò due dita nella passera ormai fradicia d’umori. ‘Come si chiama il tuo fidanzato ? Soleri ?’ mi domandò Luigi slacciandosi i pantaloni ‘Non lo conosco ma so che sarà uno dei più grandi cornuti di questo mondo. E lo sai perch&egrave ? Perch&egrave conosco quella gran puttana della sua futura moglie, una a cui il cazzo piace e parecchio.’ Luigi mi penetrò con tanta forza da togliermi il fiato, ma quell’attimo di dolore fu ricoperto da un vero e proprio lampo di piacere, che mi sconvolse tanto da farmi quasi urlare. ...
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