1. Gioco doppio (parte 2)


    Data: 21/01/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... alzò, per mettergli il collare e legarlo, come un cane, al passamani di acciaio, con un guinzaglio corto.
    
    Prima di allontanarsi non mancò il primo colpo di frustino, forte, mirato, che lasciasse il segno e ponesse il confine che divide chi comanda dal comandato.
    
    Anna era ancora a terra, la carta del cioccolatino stretta in mano, quasi a testimoniare la propria obbedienza e devozione, ma bagnata dal vino freddo che lui le aveva gettato addosso.
    
    Le si avvicinò con l’immancabile frustino che, ora, lei temeva, avendo visto la forza usata sul marito. Nonostante ciò, l’eccitazione di Franco divenne anche la sua, in attesa di quel segno.
    
    Marco la spinse ancora col piede.
    
    “Striscia, cagna”.
    
    La fece strisciare a terra, nel vino che dovette assaporare, spinta dal piede di lui che si divertiva ad umiliarla ancora di più di quanto il lento procedere sul pavimento già non facesse.
    
    Col piede le rendeva difficile le percorso. Le spingeva il viso e le dava leggeri calci al fianco.
    
    Poi la fermò, ponendole il piede sulla schiena e schiacciando.
    
    Sulla barca solitamente non si indossano le scarpe. Regola che per Marco, ovviamente, non valeva, perchè lo eccitava sentire la donna sotto la sua scarpa mentre le faceva male col tacco.
    
    Eccolo, il primo colpo.
    
    Lei lo aspettava, lo temeva, lo voleva.
    
    Il Padrone l’aveva fermata nel suo umiliante percorso per divertirsi e colpirla sulle natiche, mentre la schiacciava a terra, alla vista del marito, legato come un cane, ...
    ... costretto ad osservare la sottomissione della moglie, ed il suo dolore, quasi invidioso di quel colpo di frustino e dell’adrenalina che scatena.
    
    Marco era eccitato.
    
    Da tempo non dominava ed aveva fame del dolore, di quello altrui, quello dosato, calibrato, dato con forza e sadismo, pensando solo a sé stessi ed al proprio piacere, unico obiettivo di quella serata, mentre il movimento delle onde cullava il suo piacere durante la cena, servita da quella bella donna inginocchiata.
    
    Mentre Franco, ancora legato a terra, restava eccitato testimone degli eventi, Anna fu costretta a stare col busto appoggiato al tavolo, esposta col culo e la figa, accanto a Marco, al Padrone.
    
    Quest’ultimo, mentre mangiava, si divertiva ad inserire un plug nel bel culo della donna. Lo faceva entrare e poi uscire, mentre, lentamente, masticava.
    
    Si eccitava col sesso di lei, accarezzando le grandi labbra o spingendo dentro le dita, saggiando ciò che poi avrebbe usato.
    
    Anna era bendata e doveva stare ferma, in attesa di tutto, senza vedere, sapendo che appoggiato sul tavolo c’era sempre il frustino, il cui pensiero era forte nel momento di silenzio che solitamente anticipava il colpo, quel maledetto che calava senza preavviso, che si faceva attendere al punto che a volte non vedeva l’ora che il segno rosso la liberasse da quell’attesa.
    
    Lo sentiva eccitato, lo capiva dal respiro.
    
    Sentiva il marito che respirava col fiato corto, frequente.
    
    Marco si alzò e Anna sentì il colpo che ...