Potere
Data: 20/01/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Etero
Tradimenti
Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu
... Bevemmo qualcosa per rinfrescarci e lei andò in bagno per poi tornare da me, prese gli slip pe rivestirsi le dissi: che fai non abbiamo finito. Lei sorpresa interruppe l’atto allargando le braccia con gli slip in mano. Io se proprio vuoi vestirti metti quelli che ti do io.. Andai alla mia valigia da dove da un sacchetto estrasse degli indumenti intimi, mutandine e reggiseno, che esigevo che li mie donne indossassero nei nostri momenti intimi ed anche in altri momenti se mi verrà voglia di raccontarvi .Erano neri, ma molto particolari e sarebbero stati il colpo di grazia ( e la mia polizza assicurativa registrava) Ne avevo sempre con me ed in quell’occasione ne avevo di un ‘unica misura perchè le signore a cui puntavo erano due ed avevano più o meno la stessa taglia. Glieli lanciai. Lei lasciò cadere le sue mutandine e perplessa guardò cosa aveva in mano. Un reggiseno e relativo slip. Mettile! Confusa, piegando il lungo corpo, indossò gli slip. Messili si rialzò guardandomi stupita. Si stava chiedendo che maiale fossi. Vero, sono un maiale prevaricatore. Gli slip erano bassi in vita e ricoprivano a mala pena il pube, erano neri e traforati e lasciavano intravedere il sottostante pelo della figa; ma questa era una relativa particolarità. Guardandoli dal davanti e dal di dietro potevano sembrare dei normali, birichini e femminili slip, la vera differenza stava sotto ed era visibile solo in certe posizioni ( o per chi sapeva) . Sotto in corrispondenza di ciascun intimo foro ...
... (figa e ano) gli slip avevano un foro circolare. In poche parole il cazzo poteva entrare in figa ed in culo senza dover spostare gli slip. Lei era senza parole e fu io a dire anche il reggiseno. Il reggiseno era del tipo degli slip solo che dai fori sulle “coppe” spuntavano le punte dei suo capezzoli. Era vestita proprio come piace a me ; più tardi od in altra occasione le avrei fatto aggiungere un bel reggicalze ed il completo era fatto. Lei stava in silenzio. Dalla prossima riunione , che io ci sia o meno non importa, tu indosserai sempre questo tipo di intimo. Non preoccuparti penserò io a fornirtene a sufficienza. Sottinteso che da domani i pantaloni ti sono vietati . Sapevo che eravamo troppo avanti perché lei potesse negarsi. Era fatta. In fondo non chiedevo molto. Il sesso era un reciproco piacere, le chiedevo solo di indossare l’intimo che piace a me. Mi pare che tra amanti, e dovrebbe essere così anche tra mariti e mogli, sia normale. Non parlava. La raggiunsi e la guidai sul letto dove la vezzeggiai come una principessa . Avevo la terza ed ultima “cartuccia”. Gliela dedicai con piacere. Glielo feci prendere in bocca e leccare, succhiare e masturbare suo piacimento. Dopo un trenta minuti di pompino pensai che fosse il momento di ringraziarla del suo affettuoso impegno. Mi appoggiai con la schiena alla testata del letto. Le piante dei piedi sul materasso e le ginocchia alte sul letto. Lei in ginocchio in mezzo alle mie gambe che mi succhiava l’uccello con cura. Le dissi ...