Eneide Postmoderno-Il racconto dell’Esule
Data: 19/01/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autore: Rebis, Fonte: RaccontiMilu
... patria!-.-Esiste presso la mia gente il concetto dell’atto che torna. È destino. Nulla resta impunito.-, sussurrò piano la regina ma con voce sufficiente da essere udita.-Se esso é destino, perché conceder la vita mia salva?-, sussurrò Janus.-Perché tu possa redimere la tua gente dal fato.-, replicò lei, -Ti prego, continua.-.Facendosi forza, l’esule riprese.
-Armi impareggiabili e arcane balenarono quella notte e per i giorni seguenti! Lame di fuoco tagliavano uomini e bestie. Eppure, per uno che cadeva, un altro giungeva. E quando si giunse al corpo a corpo, la loro ferocia fece sentire il suo atroce peso.-, disse, -Vi furono morti, molti. Le pianure arsero, i templi furono distrutti e lordati dal sangue di guerrieri e sacerdoti.-.-E tu fuggisti quivi?-, chiese la regina. Janus scosse il capo.-Io fui tra gli ultimi ad andare, accompagnando il padre mio sino alla cala donde la nave nostra attese.-, disse, -Ma mi battei, finanche durante il sacco della nostra città, mentre Emitheus, nostro regnante cadeva sotto le lame dei barbari e l’ultima, vana, disperata resistenza fu doma.-.Janus chinò il capo, sopraffatto. Lacrime caddero dagli occhi suoi.-Ricordo il fumo in lontananza. E non vi fu tra noi uno che non versasse calde lacrime come me ora.-, disse, -E non vi fu tra noi alcuno che non inneggiasse canti di cordoglio.-.-Rasserenati Janus di Licanes, poiché qui sei al sicuro. Al tuo popolo é dato asilo fintanto che lo vorrà. Questo io ho deciso.-, decretò la regina. ...
... Janus chinò nuovamente il capo, in segno di gratitudine. La regina sorrise, benevola.-È mio personale desiderio che tu mi narri della tua patria, o esule di nobili lidi.-, disse, -Ma comprendo se vorrai attendere che s’affievolisca il dolor della perdita di un simile fiore.-.Lui annuì. Ringraziò di nuovo.-Sii tu condotto ai tuoi alloggi e sia ogni tuo bisogno appagato, così io comando!-, esclamò lei.
Scortato in un alloggio principesco in muratura all’interno del palazzo della Regina, Janus fu servito di vino e carni cotte. Dopo il cibo, egli reclamò tuttavia un bagno, com’era uso nella sua antica patria. In una vasca incisa nella pietra, si lavò della sporcizia del viaggio e della devastazione. Uscì dalla vasca, un telo avvolto alle reni, trovandosi davanti una giovane.Essa, carnagione ambrata come tutte le amazzoni del Regno, era vestita di poca veste, il sorriso invitante, i capelli scuri come l’ala di corvo e la bocca seducente. I seni erano sodi e pieni e tutto il suo corpo pareva costruito per l’amore.-Chi sei, o giovane dalla meravigliosa bellezza e quale il tuo messaggio?-, chiese Janus.-Alcun messaggio reco se non il desiderio di compiacerti, mio signore. Così mi é stato richiesto. Il mio nome é Althea.-, disse la giovane. Facendo seguire il gesto alle parole, si avvicinò, notando quanto la sua sola vicinanza avesse grandemente mutato l’umore dell’esule, il cui desiderio appariva palese. La giovane, spogliatolo del telo, s’inginochiò, suggendo il di lui membro.Non ...