Sexy shop
Data: 19/01/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: verpad, Fonte: Annunci69
... suo complice e, prendendomi per i fianchi, mi trascina su di sé. Sono terrorizzata, ma ci provo comunque: a cavalcioni sulle sue gambe, mi sollevo in ginocchio sulla poltrona e con la mano guido quella verga enorme all’imboccatura della vagina, facendo scorrere ripetutamente la punta avanti e indietro fra le labbra gonfie sperando che un po’ di lubrificazione aiuti l’operazione. Lo tengo fermo cercando di calarmi delicatamente ed inserirlo gradatamente, ma già è doloroso sentirlo premere all’ingresso, non credo di riuscirci. Il ragazzo è impaziente e, con le mani sui miei fianchi, spingendomi verso il basso con un colpo secco mi impala su quel pezzo di marmo. Mi sfugge un urlo di dolore, una lacrima mi scorre sulla guancia, mi accascio su di lui e appoggio la testa sulla sua spalla. La vagina dilatata in quel modo mi pulsa in modo doloroso attorno a quel palo duro. E’ come perdere la verginità una seconda volta. Mi lascia il tempo di abituarmi alle sue dimensioni e, appena percepisce che il dolore sta diminuendo, con le mani sotto il mio culo mi solleva delicatamente senza sforzo apparente, sfilando quasi completamente il membro da dentro di me per poi lasciarmi ricadere infilandolo di nuovo fino in fondo. Continua quel dentro-fuori e io, con le mani appoggiate su quei pettorali gonfi, sono come una bambola fra le sue braccia possenti: mi solleva e mi riabbassa senza fatica. Ogni volta che mi riempie e lo sento arrivare fino all’utero è come se mi spingesse fuori tutta ...
... l’aria dai polmoni e quando mi solleva mi sento svuotare completamente. Ora che il dolore è quasi impercettibile mi godo la sensazione di essere sfondata da quel cazzo mostruoso. Con quel diametro stimola ogni angolo dentro la mia vulva, sfrega tutte le pareti e sembra raggiungere punti mai solleticati. Ora che l’eccitazione ha preso il sopravvento sul dolore sono io che mi muovo e aumento il ritmo, mi sollevo sfilandolo fino alla cappella e scendo riavvolgendolo tutto. Là sotto sono un lago, gli umori abbondanti mi colano lungo le cosce, ansimo al ritmo degli affondi, sento di essere vicina all’orgasmo.
Lui mi ferma e io, minacciandolo con sguardo bieco, frustrata e arrabbiata, cerco di proseguire il movimento, ma nulla posso contro la sua forza. Mi costringe a voltarmi dandogli le spalle e mi fa sedere di nuovo su di sé penetrandomi ancora più in profondità. Adesso mi trovo di fronte il proprietario del negozio con i pantaloni calati e il cazzo eretto in mano. Non è certo paragonabile a quello che ho dentro di me, ma ha dimensioni notevoli: è molto simile a quello di mio marito, forse un po’ più corto ma un bel po’ più largo di diametro. Anche lui è completamente depilato come piace a me. Mentre il ragazzo ha ricominciato a chiavarmi sollevandomi per il culo, l’altro mi si avvicina invitandomi a prenderglielo in bocca. A questo punto non ho più tentennamenti, sarei pronta a fare di tutto senza remore, quindi inizio a menarglielo con una mano e a leccare lungo tutta l’asta. Me ...