La prima volta sbagliata – parte 1
Data: 18/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Darkdaddy, Fonte: Annunci69
... senza entrare.
Filippo teneva invece le sue mani su quegli addominali d’acciaio, incantato dalla perfezione di quel six pack, e non riusciva a prestare attenzione alle altre parti del corpo del ragazzo. Con la coda dell’occhio notò un uomo che li guardava segandosi sotto l’asciugamano. Fece per piegarsi a raccogliere il suo asciugamano così da coprirsi, ma il ragazzo gli spinse la testa contro il suo pacco, ormai in erezione.
“Non l’hai ancora visto e già me lo vuoi succhiare, eh? Ma prima devi meritartelo”, e alzò Filippo di scatto, ancora nudo, e con una mano gli bloccò la faccia contro la parete, esponendo così il suo culo.
Il ragazzo si sputò su due dita, le mise nella bocca di Filippo, e poi cercò di infilarle nel culo, riuscendo ad inserire solo le falangette.
“Ahia! Cazzo! Mi fai male!”.
“Oh, ma questo culetto è molto stretto! Che figata! Ci sarà tanto da divertirsi allora!”, gli sospirò nell’orecchio il ragazzo, continuando a trastullare il culo di Filippo, inserendo anche le falangine.
Filippo non riusciva a divincolarsi dalla presa, per cui cercò di tirare dei calci all’indietro. Uno prese il ragazzo, che controbatté con una ginocchiata, allentando la presa sulla testa di Filippo, ed estraendo le dita dal suo culo. Se le portò al naso per annusarle, e poi fece un gesto di approvazione con la testa.
Filippo raccolse il suo asciugamano e si allontanò in fretta, per paura che il ragazzo lo assaltasse nuovamente. Il ragazzo lo inseguì fino al ...
... bar, dove si sedettero entrambi.
“Pensavo ti piacesse”, esordì il ragazzo.
“Ti sembrava che mi piacesse? Cosa mai te l’avrebbe fatto pensare?”.
“La tua acidità mi faceva pensare che tu ne avessi bisogno”.
“Non sono acido! E comunque non mi piace la violenza, nemmeno da un figo come te!”.
“Il figo si chiama Devis. E tu?”, tendendogli la mano.
“Filippo, piacere”. Non gli piaceva Devis: Loris, Devis, Denis, gli sembravano dei nomi gretti, poco romantici e sicuramente poco attraenti.
“Ora che ci siamo presentati, possiamo riprendere”. Prese Filippo per mano e lo condusse in un camerino, dove gli tolse l’asciugamano appena entrati, lo spinse sul lettino, e si distese sopra di lui per baciarlo voluttuosamente, masturbandogli il cazzo già duro. Filippo tentò di rimuovergli l’asciugamano, ma lui lo bloccò, portandogli la mano dietro la testa, scoprendo così l’ascella che Devis cominciò a leccare intensamente, causando degli spasmi di godimento in Filippo.
Ripresero poi a baciarsi e ad accarezzarsi i capelli, le spalle, la schiena, avviluppandosi in un corpo unico. Quando Filippo aprì gli occhi, cacciò un urlo: l’uomo di prima si stava masturbando sulla soglia del camerino, col cazzo di fuori, piuttosto grosso. I suoi occhi erano fissi sul suo corpo nudo.
“Fuori! Fuori di qui!!”, gridò mentre chiudeva la porta a chiave “L’avevi lasciata aperta!”, accusò Devis.
“Sì, e quindi? Tanto non c’è nessuno”.
“Come non c’è nessuno? Quello era nessuno, secondo ...