La mia adolescenza 27
Data: 17/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... essere io, non lui. E’ lui che ha fatto sesso non protetto con una ragazza, e’ lui che ha messo al mondo inconsciamente un altro essere ed e’ lui che sicuramente dovrà sposarsi perché da noi si usa ancora così: se metti incinta qualcuna, e, se hai la testa sulle spalle, devi sposartela in un matrimonio riparatore. Potrebbe anche rifiutarsi ma lo conosco fin troppo bene e so che se glielo proporranno, non si tirerà indietro nonostante questo significherebbe diminuire i nostri incontri e le nostre uscite al locale gay in cerca di carne fresca.
“Tesoro che cos’hai?”, mi chiede papà
“Niente, non ho fame”
“Tutto bene? Perché stai così?”, mi domanda mamma
“Ho mal di stomaco”
“Vuoi che chiamiamo il medico?”
“No mamma, non ce n’e’ bisogno”
“Ma non sei mai stato così”, fa papà “sicuro che sia lo stomaco?”, continua e penso che abbia capito che io stia mentendo
“Si, e’ lo stomaco. Forse dovrei uscire un po’”
“Si, dovresti farlo, ti farà bene”
“Ma se stai male forse dovresti restare a casa”
“Lascialo stare” fa la moglie al marito “se vuole uscire e se la sente, e’ meglio che lo faccia piuttosto che restare chiuso in camera”
“Ti voglio bene, mamma”, le dico baciandola sulla guancia “e anche a te, papà”, gli dico baciando anche lui sulla guancia
Poco dopo la cena, esco un po’. Al locale c’e’ il pienone come al solito. Seduto ad uno sgabello, osservo un ragazzo di spalle. Mi sembra di riconoscerlo. Ha i lineamenti del mio ex trombamico ma non ne ...
... sono sicuro. Le luci psichedeliche che si muovono oscurando o illuminando il ragazzo, non mi consentono di capire esattamente chi e’ fino a quando non si gira verso di me. E’ davvero Giorgio, l’avevo riconosciuto. Mi brillano gli occhi quando lo vedo ma purtroppo non e’ da solo. E’ in compagnia di un giovane di una non meglio identificata etnia. Sta flirtando con lui come farebbe una prostituta in cerca di un cliente ma soltanto perché mi ha visto. Ha capito che io mi sono accorto della sua presenza e vuole farmela pagare. Ma non sa che non mi interessa, che non mi importa se lui vede altre persone perché lo facevamo anche mentre stavamo insieme. Dopo un po’ li vedo uscire abbracciati per il collo. Vorrei andarmene ma la mia attenzione viene attirata da un uomo sulla quarantina seduto ad un divanetto. Ha i capelli corti medio lunghi e una barbetta incolta. Indossa una maglia blu e uno jeans. Mi guarda bevendo il suo drink e mi fa il segno del brindisi. Io contraccambio e poi mi alzo avvicinandomi a lui. Parliamo un po’, mi dice di chiamarsi Cornelio, che ha 45anni ed e’ venuto in vacanza dalla sua Puglia. Il suo accento mi affascina ma subito veniamo interrotti da un altro signore.
“Che cosa fai?”, gli chiedo mentre il tizio si e’ accomodato vicino a me “non vedi che sto parlando con lui? Puoi lasciarci da soli?”
“Neanche per sogno”
“Sei veramente un tamarro”, l’offendo
“Lascia che ti spieghi”, fa Cornelio “lui e’ mio marito Howard”, mi rivela mentre quest’ultimo mi ...