La mia adolescenza 27
Data: 17/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: FRANK_1987, Fonte: Annunci69
... confronti, non ho chiesto altro e mi sto appagando ricevendo il suo pene in bocca invece che nel culo. Anche se avrei voluto. Avrei voluto rotolarmi con lui nel letto evidenziando la differenza di età dei nostri rispettivi corpi. Avrei voluto che le sue mani rugose mi accarezzassero mentre il suo cazzo bianco mi trombava. Ma non importa. Tanto lo sperma lo assaggerò lo stesso, no? L’uomo mi prende per la testa e me la spinge contro il suo pube per un paio di volte ancora fino a quando scarica nella mia bocca tutta la sua essenza. Con la lingua la spingo fuori dalle mie fauci così mi cola lungo il mento ma poi la raccolgo con le mani e la lecco tutta ingoiandola piacevolmente. Lui mi ringrazia dandomi uno schiaffetto leggero, si rimette il cazzo nei pantaloni e poi si allontana. Io, invece, ritorno al locale ma non ci sto molto e poco dopo torno a casa mia.
“Sono molto preoccupato”, fa Giorgio un giorno di Luglio dopo il malessere di Camilla
“Perché sei preoccupato?”
“Ti ricordi quando tu hai scopato con il professor Christian a Venezia e mi hai trovato con Camilla?”, mi chiede Giorgio ed io gli rispondo mormorando, con un misto di rabbia per la sua scopata e, con dolcezza per la mia “non abbiamo usato il preservativo e le sono venuto dentro”
“Che cosa stai cercando di dirmi? Che se si scoprisse che e’ incinta, il padre potresti essere tu?”, gli domando sconvolto
“C’e’ una piccola possibilità”
“Ma come si può essere così stupidi? Come hai fatto a ...
... dimenticarti di metterti il preservativo?”, lo aggredisco verbalmente
“Anche tu non lo usi la maggior parte delle volte con i tuoi amanti”
“Ma io non rischio di rimanere incinto”
“Ma potresti prendere qualche malattia”, mi ricorda
“Ok, ok, non pensiamoci adesso. Potrebbe anche abortire”
“Ma che cazzo stai dicendo? Sei un mostro, Giulio”, mi dice adirato “come fai a pensare una cosa del genere? Mi fai schifo”, sbotta Giorgio
“Non dire parole che non pensi”, cerco di calmare Giorgio che invece ha gli occhi rossi dalla rabbia “io ho parlato di aborto perché non e’ detto che lei voglia questo bambino e di certo tu non sei adatto per fare il padre”
Dopo queste parole, Giorgio si alza dalla panchina del parco dove eravamo seduti e se ne va lasciandomi da solo. Mentre mi da le spalle lo chiamo per convincerlo a non andarsene ma capisco che l’ho fatta davvero grossa questa volta, che ho detto parole che mai avrei dovuto dire e me ne pento. Per questo motivo, cerco di contattarlo per giorni telefonicamente ma rifiuta di rispondere alle mie chiamate. Gli mando messaggi ma li legge e non mi risponde, si fa negare addirittura dalla madre quando vado a trovarlo a casa e quella povera donna deve inventarsi mille scuse senza sapere il vero motivo che ci ha portati a litigare così di brutto. Anche quelle rare volte che ci vediamo per strada, mentre io cerco di avvicinarmi, lui cambia completamente direzione. L’ho fatto davvero arrabbiare questa volta ma quello arrabbiato dovrei ...