Emanuele
Data: 14/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu
... me lo diede con una forza tale che non reagii ma smisi di protestare e lamentarmi, continuando a subire in silenzio con gli occhi chiusi. ‘Adesso che ti ho domata girati’ mi ordinò. Eseguii senza protestare, mi misi a pancia in giù e lasciai che si stendesse sopra di me infilandomi nel culo il suo grosso cazzo duro come il marmo. ‘Ti piace?’ mi chiese. Non risposi, così ripeté la domanda con tono più alto e minaccioso: ‘ti piace’? ‘No’ risposi sperando che si fermasse, perché il suo cazzo batteva contro la mia prostata e invece di farmi godere mi dava fastidio a causa del trattamento di prima. ‘Bene!’ esclamò, ‘non deve piacere a te, deve piacere a me, tu sei solo una puttana e come tale devi essere trattata, non meriti il piacere’! Continuò per un po’ a fottermi così e io non vedevo l’ora che venisse, dentro, fuori, in bocca, non mi importava, volevo che smettesse, non mi piaceva più finché d’un tratto il fastidio ricominciò a trasformarsi in piacere, il tutto cambiò in un crescendo di scariche di adrenalina accompagnate da brividi lungo tutto il corpo, era chiaramente un orgasmo ma così non l’avevo mai provato prima, era intenso e sembrava interminabile così come avrei desiderato che fosse, lui se ne accorse inevitabilmente ed iniziò a baciarmi sul collo, a farmi voltare indietro verso di lui e baciarmi sulla bocca e a dirmi: ‘te l’avevo detto che mi avresti ringraziato, bambolina mia, mi spiace averti fatto paura ma ne è valsa la pena, hai visto?’. Gli sorrisi e ...
... annuii facendo cenno di si con il capo, poi mi baciò di nuovo e disse: ‘e adesso il gran finale!’. Prese a muoversi freneticamente dentro di me strofinandosi il cazzo contro il mio sfintere e la cappella contro le pareti del mio intestino, ‘ti faccio male?’ mi chiese. ‘Rompilo, fregatene!’ gridai! ‘Non gridare che ci sentono i vicini’ mi disse, poi mi tappò la bocca con la mano e continuò finché sentii il suo cazzo esplodere dentro di me e riempirmi con una quantità di sborra mai ricevuta prima. ‘Grazie, bambolina’ mi disse dandomi un altro bacio, poi sfilò il cazzo ancora duro da dentro di me, mi sedette sulle mie cosce e mi allargò le natiche per ammirarmi il buco del culo. Non feci in tempo a chiedergli di non farlo e appena mi allargò non riuscii a trattenere dentro una parte di quello con cui mi aveva appena riempito. ‘Scusa’ gli dissi imbarazzato. ‘Ma che scusa? è bellissimo’ rispose, ne hai ancora? ‘Perché?’ gli chiesi. ‘Voglio vederlo ancora’ mi disse. ‘Ma no, mi vergogno! E poi non voglio fare cose che potrebbero farti passare la voglia di scoparmi’ risposi scandalizzato. Lui mi diede una pacca sul culo e mi rispose: ‘ti scoperei tutti i giorni anche se togliendoti il cazzo da dentro ti scappassero tre chili di merda, non mi fa schifo niente di te’. Mi lasciai andare ed espulsi il resto di ciò che mi ero sforzato di trattenere facendolo scivolare lungo le mie palle fino sul divano che ormai era lercio. Lui prese un fazzolettino dal tavolino portariviste ed iniziò a ...