1. Emanuele


    Data: 14/01/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Gabrihole, Fonte: RaccontiMilu

    ... prima’. Mi misi disteso sul divano e alzai le gambe, lui mi afferrò le caviglie e se le mise sulle spalle, poi appoggiò il suo cazzo duro dove sapeva e cominciò a strofinarcelo contro, ci giocò per un po’ e io non vedevo l’ora di averlo dentro, finalmente puntò la cappella e cominciò a spingere dolcemente. ‘Entra pure’ gli dissi. ‘Non voglio farti male’ rispose. ‘Fai il maschio’ gli dissi con decisione, poi con altrettanta decisione gli afferrai i fianchi e lo tirai verso di me, costringendolo a penetrarmi bruscamente. Feci una smorfia con il viso e lui, preoccupato, mi chiese ‘ti ho fatto male?’. ‘Si che mi hai fatto male, e mi piace! Scopami cazzo!’. Da quel momento si lasciò andare, il suo atteggiamento cambiò e la sua premura scomparve, iniziò a spingere il suo cazzone su e giù per il mio culo, lo faceva con una forza tale che ad ogni colpo sentivo il suo bacino appoggiarsi deciso alle mie natiche, allargai le gambe ed appoggiai il polpaccio sinistro sullo schienale del divano mentre con la destra misi il piede sul tavolino portariviste, lui si lasciò cadere sopra di me e iniziò a scoparmi alla missionaria, il suo cazzo era abbastanza lungo da far si che pur facendo il giro da davanti ne rimanesse dentro una parte. Scopammo così per un baciandoci nel frattempo finché di colpo tolse il cazzo da dentro di me, si inginocchiò fra le mie gambe e prese in mano il mio cominciando a menarmelo. ‘Che fai?’ gli chiesi. ‘Zitta, ti faccio venire perché dopo voglio prenderti da dietro ...
    ... e ti voglio docile e remissiva’ mi rispose con fermezza. Mi lasciai fare e mentre me lo menava con una mano, mi infilò due dita dell’altra nel culo massaggiandomi la prostata, bastarono cinque secondi e cominciai a venire. ‘Ti piace eh?’ mi disse sogghignando. Non avevo la forza di rispondere e lui andò avanti fino a che il mio orgasmo si esaurì, a quel punto gli chiesi di smettere ma lui non mi diede retta e continuò finché quello che prima mi era piaciuto tanto cominciò a darmi letteralmente fastidio. ‘Basta adesso, mi fai male’ gli dissi. ‘Non ancora, decido io quando basta’ disse lui. ‘Ma sono venuto!’ ‘VenutA’ precisò, poi aggiunse: ‘sei la mia troia adesso, comportati da femmina!’. ‘Va bene, sono venuta, ma fermati, ti prego’ gli risposi con voce sommessa. ‘No, devi portare pazienza bella mia, vedrai che dopo mi ringrazierai, volevi che facessi il maschio? Ecco qua il tuo maschio, tu fai la femmina!’ mi disse. Cercavo di divincolarmi perché il fastidio ormai era diventato dolore, dolore dentro per via delle sue dita e dolore fuori per via della sua mano che continuava a menare il mio cazzo nonostante ormai fosse diventato moscio, ma non ci riuscivo perché ogni volta che mi contorcevo lui piegava le dita che erano dentro di me come per agganciarmi, ormai ero esausto e volevo che la smettesse ma non sentiva ragioni, lo pregai a voce più alta e lui mi mollò il cazzo, mi diede uno schiaffo e mi disse: ‘taci, o i vicini ci sentiranno!’. Quello schiaffo mi lasciò sorpreso e ...