1. L’ Estate – Capitolo 10 – Sogno o son desto?


    Data: 15/07/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Sesso di Gruppo Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu

    ... Mentre si sega le guarda il visino dolce intrappolato nel sonno.Dopo pochi attimi aumenta la velocità,sempre più veloce, fino a quando comincia a sborrare copiosamente.Vede i primi getti di denso sperma innaffiare abbondantemente gli slippini della ragazza, che subito si impregnano della sborra calda dell’uomo. Si vede svuotarsi le palle sulle mutandine della giovane mentre lei,nel sonno, non si accorge di nulla. Guarda il tessuto macchiarsi e i neri peli della figa della giovane riempirsi di sborra calda e densa.Poi è il turno di Sara, nel sogno Franco ne ha in abbondanza per entrambe. Le abbassa lentamente le mutandine e le apre leggermente le gambe, esponendo ai suoi occhi l’invitante buchetto del culo della giovane e,appena sotto, i radi peletti della fighetta. Si prende l’uccello in mano e ,quasi appoggiando la cappella al buchino, comincia di nuova a farsi una sega. In pochi secondi un primo getto di sperma caldo e denso le riempie il buchino, vede la sborra ammassarsi copiosa sul buchetto per poi colare lenta verso la fighetta mentre la ragazza, addormentata, non si accorge ...
    ... di nulla. La sente gemere nel sonno, forse inconsciamente ha avvertito qualcosa di strano, mentre altri due abbondanti schizzi le ricadono sulle chiappette, e sulle cosce. Nel sogno Franco contempla estasiato quel piccolo sederino ricoperto di sperma, che cola in lunghi rivoli sulla fighetta per poi ricadere sul lenzuolo, spargendo una macchia che si allarga sempre più.Come scosso da violentemente da qualcuno, Franco si ridesta da quella fantasia perversa ed eccitante e rientra di colpo nella realtà. Quasi affannato e sudato, dà un ultimo sguardo a quei due corpicini addormentati, e,col cazzo in completa erezione, esce dalla stanza, riaccostandosi la porta alle spalle.Profondamente confuso e sorpreso da quelle sue indecenti fantasie e vergognandosi di quella intrusione, Franco esce di casa in fretta e furia.Ma neanche la fredda aria del mattino né le prime gocce di pioggia che gli ricadono sul viso riescono a spazzar via dalla mente dell’uomo quei due corpicini freschi sdraiati nel lettone,ignari di quella segreta visita mattutina.
    
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