L’ Estate – Capitolo 10 – Sogno o son desto?
Data: 15/07/2018,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Autoerotismo
Sesso di Gruppo
Autore: Godflesh, Fonte: RaccontiMilu
Fu la mattina appena successiva che Franco si rese definitivamente conto che la presenza di quelle due giovani lo stava quasi facendo ammattire e lo spingeva a fare cose che era convinto non avrebbe mai fatto.Si alzò come sempre alle 5.30, i ritmi della montagna insegnavano che la mattina era il momento più importante della giornata e che quindi andava sfruttata in tutta la sua interezza. L’alba era appena sorta e sottili fasci di tenue luce filtravano dagli scuri abbassati. La casa era sommersa in una piacevolissima penombra, Franco amava la luce che sapeva donare la mattina. Si alzò, attento come sempre a non svegliare Elisa, che aveva finito da poco il turno notturno all’ospedale. Ormai riconosceva immediatamente il suo sonno. E quella mattina non l’avrebbe svegliata neanche una cannonata.Ancora in pigiama si diresse verso il piano terra della casa e fece una veloce ma sostanziosa colazione. Poi tornò al piano di sopra per cambiarsi e lavarsi. Dovette passare di nuovo davanti alla camera delle ragazze e il dubbio che aveva avuto poco prima divenne certezza: le due giovani non avevano chiuso perfettamente la porta che era rimasta in pratica semi aperta. Osservò titubante per qualche secondo la porta socchiusa. La tentazione di entrare per dare una veloce sbirciata gli ronzava in testa da qualche mattina. Quale migliore occasione di quella, si disse? Aprire la porta chiusa avrebbe fatto un rumore esagerato, ma in quel modo sarebbe stato sufficiente darle una leggera ...
... spinta. Non avrebbe fatto alcun rumore. Scosse deciso la testa.”Ma che idee ti vengono in mente?” pensò con un sorriso e fece altri due passi in direzione del bagno,allontanandosi dalla porta.Ma la curiosità ormai lo divorava, da qualche mattina l’idea di entrare a dare un’occhiata era diventata quasi un’idea fissa e non avrebbe mai avuto un’altra occasione così. Oscillò ancora tra quei dubbi amletici e infine prese di petto la decisione. Fece un veloce salto in camera sua per assicurarsi che la moglie dormisse profondamente e si chiuse la porta alle spalle. Poi si avvicinò alla porta della camera delle ragazze e,in silenzio assoluto, fece un primo timido passo dentro.Una luce tenue ammantava la stanza, sufficiente comunque per osservare ogni cosa distintamente. Scorse sulle sedie i vestiti delle ragazze, ordinatamente piegati . Poi diresse lo sguardo verso il lettone,che si trovava proprio al centro della stanza. Le due ragazze dormivano profondamente ,una da una parte e una dall’altra, la coperta quasi buttata a terra. Era un vecchio piumone che Franco conosceva benissimo, sicuramente esagerato per quella stagione e le ragazze,probabilmente nel sonno, se ne erano liberate. Entrambe indossavano dei minuscoli completini intimi,slippini e reggiseno.Claudia dormiva a schiena in su, una gambe piegata di lato e l’altra distesa sul letto. Sara invece aveva la testa affondata nel cuscino, col sederino esposto ai suoi occhi.Franco trattenne quanto più possibile il respiro e rimase ...