"un sogno profetico"
Data: 12/01/2023,
Categorie:
Tradimenti
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... marito dormiva beato non si era accorto di nulla.
Un sogno talmente reale che mi lasciò perplessa: credimi, mi bastò sfiorare con il medio le grandi labbra e il clitoride, che venni in un orgasmo violento e protratto."
Aver ascoltato quella conversazione, mi procurò una violenta eccitazione: da una parte una grossa erezione, segno tangibile che la cosa mi intrigava, ma dall'altra provavo una forte delusione nel prendere atto di non essere più in grado di soddisfare le voglie di Nicoletta.
Dovevo trovare il modo, ma soprattutto il coraggio, di affrontare l'argomento.
Aver ascoltato quella conversazione di mia moglie mi lasciò, a dir poco, scombussolato.
Aveva sognato, e ne aveva goduto, una condizione da me tante volte fantasticate, ma che non avevo mai avuto il coraggio di confessarle.
Mille dubbi mi turbinavano nel cervello. Se le avessi confessato che mi sarebbe piaciuto vederla scopare con un altro, che non ero io, che idea si sarebbe fatta di me e del nostro rapporto che, fino a quel momento, era stato abbastanza soddisfacente?
Lei, classica donna/moglie morigerata, senza grilli per la testa, che non mi si era mai rifiutata ai miei desideri, assecondando e galvanizzando i momenti più lubrici dell'amplesso; io, piuttosto fantasioso, conoscevo a menadito tutti i suoi punti erogeni che stuzzicavo per sentirla mugolare di piacere.
Che bello vederla abbandonarsi esausta e con gli occhi estatici, dopo una focosa sessione di sesso tra me e lei!
Ecco, ...
... ad esempio, quella frase di mia moglie detta all'amica:
"Secondo me, il guaio è di aver conosciuto ed avuto un uomo solo nella mia vita"; quella frase era sintomatica e rivelatrice di un bisogno incuneatosi nella sua mente: mia moglie era psicologicamente presa dal sesso che un altro, diverso da me, avrebbe potuto darle; non era più questione di godere "sic et sempliciter", ma poter provare sensazioni diverse da quelle cui era ormai avvezza.
Non poteva esser eccitante pensare che il marito le avesse portato qualcuno a casa, con cui farla divertire?
Sentire altre mani su di sé, altre lingue che le scorrevano sul corpo e, nel contempo, poter toccare un corpo diverso dal solito, con muscoli frementi al tocco delle sue mani o quello della sua lingua?
Non sarebbe stato bello inebriarsi di nuovi odori o sapori?
In quel periodo mi ero dato alla lettura di un libro scritto da Restif de la Bretonne, alla fine del XVIII secolo.
Aveva titolo l'Anti Justine ed era stato ideato dall'autore in evidente ed aperto contrasto con le idee esternate dal Marchese De Sade nel suo "Justine", dove il sesso era oggetto di sofferenze inaudite e pratiche disgustose.
Qui, invece, già nella prefazione si annunciava: un libro dove i sensi parleranno al cuore.
Ero giunto al capitolo V, dove era trattato un episodio dal titolo "Del buon marito Spartano" e non nascondo che la storia ebbe ad intrigarmi.
Il protagonista, antesignano del nostro Giacomo Casanova, era dirimpettaio di un ...