Le foto di mia moglie 3
Data: 10/01/2023,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: quartofederico, Fonte: Annunci69
... in Paradiso e, con gli occhi chiusi, la mia mente vola, creando immagini concupiscenti".
In realtà non lo sapevo, ovvero non lo volevo sapere, perché, forse, ancora non riuscivo ad accettare di vedere la mia donna con l 'altro; ma, ormai il gioco era partito e non potevo tornare dietro.
Mi venne da pensare: chissà se Giovanna stesse pensando la stessa cosa? Intanto Clara dovette intuire i sentimenti che provavo in quei momenti, per cui mi sussurrò in un orecchio:
"Lasciamoli soli, andiamo di là: occhio non vede, cuore non duole" e, proseguendo nel ballo, ci spostammo nella loro camera da letto.
Ero eccitato e pronto. Baciai Carla in bocca; fu un bacio dato con passione; mentre udivo le note languide del tango che suonava di là.
Ella rispose con la stessa veemenza; la sua lingua nella mia bocca era attorcigliata alla mia.
Mentre mi baciava, mi abbassò i pantaloncini e fece svettare il mio cazzo.
Le tolsi il reggiseno e i pants, e, nuda, la feci sedere sul letto.
Fece tutto da sola: prese il cazzo in mano e se lo strinse tra le tette; lo fece scorrere tra quelle due morbide colline di carne.
Lo guardava estasiata e poi lo prese in bocca.
"E' troppo grosso... non ce la faccio"
"Leccalo, bacialo, dai non fermarti"
La vedevo quasi senza volontà e quando la spinsi sul letto, sollevò le gambe.
Mi inginocchiai davanti a quelle cosce spalancate e cominciai a leccare figa e buco del culo, con movimenti continui di va e vieni.
Gemeva e si ...
... contorceva.
"Smettiamola" disse, ma senza convinzione.
Pensando alla verginità del culo, volevo provare a metterglielo lì, per cui poggiai la cappella sul suo ano, e, subito, lei mi fermo.
"No, là no, non oggi... non oggi, non sono pronta, ti prego non spingere".
Lo tolsi da lì e, spostandomi solo di un centimetro, entrai nella via naturale di quella meravigliosa femmina.
Si avvinghiò a me, artigliando le gambe ai miei fianchi; la scopai con tutta la passione accumulata fino a quel momento; una forza, quasi violenza, che nemmeno io credevo di possedere.
Venne... venne, e venne.
"Attento... non sborrarmi dentro" mi giunse il monito giusto in tempo, così che, tirandomi fuori, inondai il suo bel pancino di crema densa e bollente.
Lei scappò in bagno ed io la seguii; era seduta sul bidet e si puliva per bene. Lo feci anch'io e ci rivestimmo.
Di là, la musica non aveva smesso.
Senza far rumore mi accostai all'uscio del salotto. A terra giaceva il vestitino di mia moglie, e, poco più in là, le sue mutandine. Ancora oltre i pantaloncini di Antonio.
Giovanna, completamente nuda, era distesa sul divano e Antonio, in ginocchio, le leccava i piedi, avendo cura di passare la lingua fra le dita.
Mia moglie emetteva sospiri languidi e lasciava fare, mentre teneva gli occhi chiusi. Poi Antonio, sempre con la lingua, prese a salire lungo le gambe, fino a giungere alla fica, luccicante e rorida di umori.
L'amico vi affondò sopra e lei ebbe un sussulto seguito ...