Linda la nerd – Capitolo 24
Data: 09/01/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Tradimenti
Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu
... sembrava ce ne fossero parecchi in zona, ma potevano davvero essere pericolosi per una… La ragazza si bloccò all’improvviso, voltandosi. Qualcosa si era davvero mosso alle sue spalle, a qualche metro di distanza, in mezzo alle felci, spezzando un rametto che doveva essere per terra. – Cazzo… – sussurrò mentre il suo cuore cominciava a battere all’impazzata e un gran desiderio di correre via di lì iniziò a crescerle nelle gambe. – Spero non sia davvero un cinghiale. Fissò l’ombra tra le piante, che da quando il sole era stato coperto da una nuvola, era diventato ancora più profonda. Non riusciva a scorgere qualcosa muoversi, magari l’animale era fermo, acquattato nel sottobosco, ancora più spaventato di lei, temendola un predatore. Rimase qualche istante ferma, lasciando che il suo cuore rallentasse la sua corsa, sperando di riuscire a vedere una bella volpe, o uno scoiattolo particolarmente maldestro che avesse perso una sua ghianda lasciandola cadere a terra. Forse, se lei avesse parlato, l’animale si sarebbe spaventato a sufficienza da farlo fuggire, e vedendolo allontanarsi entrambi avrebbero trovato un po’ di quiete ponendo fine a quello stallo. Raccolta una boccata d’ossigeno dopo una manciata di coraggio, la ragazza, non trovando nulla di meglio da pronunciare, disse: – C’è qualcuno? – Sì, bella figa. – sibilò l’animale, facendo balzare in gola il ...
... cuore di Linda. Poi, in un fruscio di rami che si muovevano e foglie che venivano pestate, una figura antropomorfa alta e magra si delineò tra gli alberi, emergendo dall’ombra. Linda si sentì mancare il fiato quando si rese conto che qualcuno l’aveva inseguita nel bosco e non sembrava avere buone intenzioni. Vide quell’individuo muoversi verso di lei, incapace di contrarre un solo muscolo, come se fosse stata incollata a terra, come se, restando ferma, lui non l’avrebbe vista, anche se in mezzo ad un sentiero. E il terrore che l’aveva ghermita crebbe quando comprese chi fosse, mentre la distanza diminuiva. – Mauro! – strillò. Una mano spostò il ramo che si poneva davanti al viso dell’uomo, e ancora prima che lui parlasse un raggio di luce colpì il ghigno disgustoso che sembrava essere eternamente stampato su quella faccia confermando il timore di Linda. Se solitamente quella faccia da cavallo dai lineamenti slavati dava l’impressione che Mauro non fosse in grado di profondi ragionamenti, in quel momento svelava come un faro nella notte le sue intenzioni. – Eh, bella figa… lo sai che è pericoloso camminare nei boschi da soli? – No! – gridò la ragazza, voltandosi e mettendosi a correre per la propria salvezza.
CONTINUA…
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