1. Linda la nerd – Capitolo 24


    Data: 09/01/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Tradimenti Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... rispondergli”
    
    Mentre la furia cresceva dentro di lui, Tommaso non ebbe difficoltà a riconoscere il proprio numero di telefono. E a riconoscere il panico sul volto di Tania quando lui alzò lo sguardo sentendo la porta del bagno aprirsi, trovandola con indosso solo un asciugamano a coprirle il busto, i capelli bagnati, i piedi nudi sulle piastrelle. – Cosa… – cercò di dire. – Io… Tommaso la fulminò con lo sguardo, il cellulare che sembrava spezzarsi sotto la morsa delle sue dita. – Avrei potuto accettare che vai con altri uomini, avrei anche potuto sorvolare sul fatto che sei una puttana e dai via il culo a pagamento… Ma Linda… non potrò mai perdonarti quello che hai fatto a Linda! Tania, per quanto possibile, era diventata ancora più bianca. Le sue labbra tremarono mentre stringeva la mano che teneva chiuso l’asciugamano. – Ma… Io l’ho fatto per… – …per tenermi con te? – continuò per lei Tommaso, con un accento di velenosa ironia nella voce. – Perché sono l’unico coglione che te la lecca bene e ti rispetta mentre gli altri ti sbattono come la vacca che dimostri di essere? Beh, con me hai chiuso. La ragazza era palesemente nel panico. Lo fissò per un paio di secondi ammutolita, poi fece ciò che Tommaso si sarebbe aspettato: lasciò cadere a terra il panno, mostrandosi nuda e avanzando verso di lui. Aprì le braccia per mostrare meglio il seno, e sotto si era depilata il pube. La sua voce fu simile a quella di una sirena: – Tommaso, non mi vuoi… – Vestiti e sparisci dalla ...
    ... mia vita, lurida puttana, o giuro che ti sfondo il culo come hai permesso che succedesse alla mia amata Linda, ma a pedate per gettarti fuori da casa mia! – le impose, senza muovere un dito, bloccandola sul posto con lo sguardo e la smorfia di odio che assunse il suo volto, e quelle parole furono più liberatorie di qualunque orgasmo gli avesse mai concesso.
    
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    Quel bosco sembrava non avere mai fine, come se gli ultimi alberi si specchiassero sull’Oceano Pacifico, e, in un paio di occasioni, Linda fu sul punto di chiedersi se non si fosse persa, sebbene, dopo pochi minuti, ecco ricomparire il cartello con le indicazioni. Riconobbe anche un paio di scorci o particolari che le erano rimasti impressi nella memoria dall’andata e dal ritorno precedenti, in occasione della semifinale. Gli uccelli, per qualche motivo, sembravano aver smesso di cantare e l’unico suono che la circondava era il frinire delle foglie degli alberi che si muovevano in una leggera brezza, facendo danzare i fasci di luce che fendevano l’ombra del bosco passando per i varchi delle volte arboree. Di tanto in tanto un suono si alzava oltre gli alberi che circondavano il sentiero, e Linda sperava non fosse qualche animale pericoloso. In effetti, si domandò quali animali pericolosi potessero aggirarsi nei boschi di Caregan. Volpi? No, non lo erano a meno che non fossero con dei gatti e cercassero di truffare qualcuno. Lupi? Che lei sapesse, non se ne vedevano da anni. Cinghiali? Da quanto sentiva in giro, ...
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