La rivelazione: ovvero come ho fatto sapere a mia moglie che mi piace vestirmi da troia
Data: 07/01/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Marco Sala, Fonte: EroticiRacconti
... lo scrigno e raggiungimi in camera.” Lo scrigno era una cassettina nella quale tenevamo tutti i nostri giocattoli, dildi, fruste, collari, strap-on e altro. Appena giunto in camera appoggiai lo scrigno ai piedi del letto. “Su, mettiti alla pecorina.” Mi disse con un tono imperioso che non prevedeva repliche. Ubbidii. Lei mi alzò la gonna di latex e cominciò a schiaffeggiarmi il culo, prima piano, quasi carezze, poi sempre più forte fino a lasciarmi le classiche 5 dita. Un misto di piacere e dolore crebbe in me. Dopo poco, sempre con tono imperioso mi ordinò: “Ora leccami la fica.” Si sdraiò a gambe aperte e, prendendomi per i capelli, accompagnò la mia bocca verso il pube. “Dai cagna, fai vedere come lecchi bene la tua padrona.” Ed io, con il culo rosso dagli schiaffi e il cazzo chiuso nella gabbietta, iniziai a leccarla finché, accompagnato da un forte gemito di piacere, sentii la mia bocca inondata dai suoi umori. Dopo qualche minuto, sopiti gli spasmi dell’orgasmo, si alzò e mi ordinò di togliermi il perizoma e di rimettermi alla pecorina. Aprì lo scrigno e prese del lubrificante e, tanto per non farmi mancare niente, un frustino da equitazione. Iniziò così a lubricarmi il buco del culo accompagnando il tutto da un becero turpiloquio e qualche frustata sulle natiche. Ovviamente non era la prima volta che lo faceva, ma era la prima volta che lo faceva con me vestita da troia. Il mio piacere cresceva sempre più, la mia situazione di sottomissione mi eccitava, mentre le ...
... sue dita penetravano il mio buco sempre di più. Prima uno, poi due, poi tre, poi quattro finché sentii tutta la sua mano penetrarmi. Stavo godendo come una vacca. Sentivo la sua mano entrare ed uscire come se mi scopasse, godevo sempre di più. Una mano non bastò alla mia padrona, ora capivo che cercava di penetrarmi anche con l’altra. IL mio culo si allargò e fece spazio ad entrambe le sue mani. Stavo godendo come una vacca, il mio pisello anche se costretto nella gabbia stava gocciolando dal piacere che provavo. La mia padrona raccolse il mio liquido e me lo fece leccare. Ora ero dilatato tantissimo, avevo le chiappe in fiamme per gli schiaffi e le frustate, ed il culo me lo sentivo caldissimo. La mia padrona pensò allora che era arrivato il momento giusto. Aprì lo scrigno ed estrasse lo stap-on più grande che avevamo e, dopo averlo indossato, cominciò a scoparmi con forza e violenza. La sentivo eccitata, mi montava come se fossi una cagna in calore. “Si.. ti prego scopami, fammi male.” le ripetevo in continuazione, mi sentivo la sua puttanella. “Si troia, ti piace vero? Ti piace farti rompere il culo dalla tua padrona.” Lei era eccitata, probabilmente era prossima anche lei all’orgasmo. Improvvisamente si staccò, mi fece sdraiare a pancia in su e si posizionò con la fica davanti alla mia bocca. Provai a leccarla ma lei con uno schiaffo mi ordinò di stare fermo con la bocca aperta. Avevo capito cosa voleva fare e, solo all’idea, stavo per avere un orgasmo. Mia moglie voleva ...