1. Il vicino di casa (Ilenia)


    Data: 05/01/2023, Categorie: Cuckold Dominazione / BDSM Autore: educatoreX, Fonte: RaccontiMilu

    ... scomporsi, e rifilò un ceffone in pieno volto a Ilenia, uno schiocco sonoro che echeggiò nella stanza. Gli avventori del ristorante si voltarono tutti, smettendo di mangiare.
    
    “Seduta,” disse Arturo. “Subito.”
    
    Ilenia esitò. Cercò di nuovo il coraggio, questa volta il coraggio di correre fuori, di andarsene. Si sentiva tutti quegli occhi addosso. E c’era Antonio, che non diceva nulla, nel display del cellulare; sembrava sconvolto, ma era ancora lì. Non era uscito di corsa di casa, non si era precipitato a salvarla, stava semplicemente guardando.
    
    Ilenia sentì le ginocchia che le cedevano; le assecondò: si sedette.
    
    Arturo si sedette di nuovo.
    
    “Che non si ripeta. Non provare più a farmi fare una figura del genere in pubblico, puttana,” disse.
    
    Ilenia si sentì schiaffeggiata di nuovo. Abbassò lo sguardo. “No,” mormorò.
    
    “Chiedi scusa.”
    
    Ilenia ebbe l’impressione che tutto il calore del suo corpo fosse finito sulle sue guance. Tremava ma aveva il volto in fiamme.
    
    “Scusi,” disse.
    
    Rimasero in silenzio qualche minuto, durante il quale il cameriere, imbarazzato, portò il vino ad Arturo e l’acqua a Ilenia, senza dir nulla. Quindi, tornò ad allontanarsi di corsa.
    
    “Ora parliamo di te e tuo marito,” disse Arturo. “Voglio che mi parli della squallida vita sessuale a cui ti costringe quel fallito.”
    
    “Cosa?” balbettò ancora Ilenia, sentendosi stupida per quei monosillabi con cui continuava a rispondere.
    
    “Ogni quanto ti scopa?”
    
    Ilenia diede uno sguardo al ...
    ... telefono.
    
    “Oh già,” disse Arturo. “Abbiamo il coglione ancora in linea, scordavo.”
    
    Prese il telefono in mano. “Lo spettacolo &egrave finito, segaiolo,” disse, chiudendo la chiamata. Ilenia si aspettava che le restituisse il telefono, ma non lo fece, cominciando a guardare la galleria di foto. “Allora, puttana. Ogni quanto.”
    
    Ilenia trattenne il fiato’ e cominciò a rispondere alle domande di Arturo. Non successe molto altro, al ristorante; almeno, niente di concreto. Tuttavia, la serie di domande che Arturo rivolse a Ilenia, i commenti che fece ascoltando le risposte timide e imbarazzate della ragazza, il tono della sua voce, furono per lei un’esperienza sconvolgente. Da parte sua, Antonio non poteva scordare il modo in cui Arturo lo aveva apostrofato al telefono; le sensazioni che aveva provato ad assistere all’umiliazione in pubblico di sua moglie da parte di quell’individuo odioso, nel sentirsi chiamare “segaiolo” e “fallito” di fronte a lei’
    
    Entrambi erano convinti che Arturo si sarebbe rifatto vivo. La domanda si ripeteva ogni sera, quando Antonio tornava dal lavoro: “ti ha chiamato? Scritto?”
    
    La risposta era sempre no.
    
    Una sera, all’ennesima domanda di Antonio, Ilenia rispose guardandolo negli occhi, le guance rosse: “perché non lo chiami tu?”
    
    Antonio aveva provato un brivido, un brivido impossibile da ignorare. “Parli’ sul serio?”
    
    Lei aveva annuito.
    
    Quella sera avevano fatto l’amore più appassionatamente di quanto non accadesse da molto tempo – ...
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