Il papà
Data: 05/01/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: androgeno, Fonte: EroticiRacconti
Avevo le gambe aperte e Bruno stava ancora scopandomi la figa quando qualcuno bussò alla porta. La voce che seguì mi fu troppo famigliare. Meno male che avevo chiuso a chiave. Guardando che Bruno aveva tolto di scatto il pene dal mio buco, gli ordinai di continuare e di non badare a mio padre.
-Angelica, apri!
Che cazzo voleva adesso? Non può una ragazza appena maggiorenne scoparsi il suo fidanzato in pace? E pensando ciò afferrai le chiappe del mio fidanzato e lo costrinsi a spingere più forte. Siccome mio papà stava ancora bussando e chiedendomi di aprire, cominciai a mugolare più forte, ansimando più forte per far capire a quel pagliaccio di mio padre di andarsene.
Lui dovrebbe aver capito perché aggiunse subito:
-Fammi entrare Angelica. Dai! Facciamo come sempre!
A quelle parole certamente io divenni bianca tanto quanto Bruno ma gli dissi subito:
-Non preoccuparti, tu continua a chiavarmi.
Ma sfortunatamente lui aveva perso un po' la voglia e continuava a fatica ad entrare.
-Va bene, -dissi alla fine vedendo che lui stava mollando. Vai ad aprire la porta a quel maiale.
-Mi devo vestire? –chiese lui che non stava capendo niente.
-No, -ordinai.
Andò verso la porta con il cazzo mezzo eretto e aprì il chiavistello. Io lo seguivo con gli occhi mentre rotolava la chiave e la apriva quando mi trovai sulla soglia il mio papà nudo che si sfregava il suo pene e sorrideva maliziosamente a Bruno.
-Angelica! –esclamò lui.
Avevo chiuso le gambe ...
... e stavo spremendo una tetta.
-Dai, -disse mio padre a Bruno senza fare tanti preamboli. –Vediamo come scopi mia figlia che la fai mugolare cosi.
Bruno mi guardò come per cercare la mia approvazione e vide che a me di quella cosa non interessava proprio nulla. Cosi, saltò di nuovo sul letto, mi spalancò di nuovo le gambe, sputò sulla mia figa e dopo che aveva sfregato il suo cazzo su e giù la fessura entrò dentro con violenza. C’era questa volta qualcosa nei suoi occhi che mi eccitò più del solito. Grugnendo pure lui cominciò a sfondarmi la figa e facendomi un po' male. Tutto era perfetto, però. Sembrava come se lui fosse in competizione un altro maschio più maturo, con più esperienza di lui. Voleva dimostrare, insomma che era lui quello con le palle più grosse.
Mio papà si trovava vicino a me e mi prese la mano, invitandomi a segarlo. Mi era mancato avere tra le sue mani quel pene spesso e robusto, pieno di vene che pulsavano e ansimavano come un cobra accanito. Lui mi strizzava i capezzoli e guardava con un certo divertimento Bruno che adesso sudava ed era sul punto di cedere. Solo lui sa come ha fatto a non arrivare.
-Va bene, ragazzo, -aggiunse. –Scopi bene. Ma spostati adesso e stai vedere come si tromba veramente una figa.
Lui saltò giù e il mio papà prese il suo posto. Mentre Bruno riprendeva fiato il mio papà aveva salivato il suo cazzo e lo infilò lentamente nella mai vagina che si vedeva costretta ad aprirsi un po' di più per aspettare un cazzo più ...