1. Ingegnosa trovata


    Data: 14/07/2018, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    Io ero quel giorno eccezionalmente e radicalmente assorto che rimuginavo a lungo rovistando fra i miei dolorosi e malinconici pensieri, eppure avvicinandosi in modo silente e con una modalità per di più inattesa Cristina mi enunciò:
    
    “Guido, dai, mettiti in ginocchio, voglio farti una sorpresa” – mi riferì lei in maniera decisa con pochi fronzoli.
    
    Io ubbidii annuendo e cedendo al suo volere, perciò mi distesi sul lato del letto e m’inginocchiai sul scendiletto, poiché percepivo la sua distinta presenza dietro di me, in seguito Cristina m’allargò le gambe e io lì compresi rapidamente che dovevo prendere una posizione più idonea, in tal modo distanziai le ginocchia in maniera tale da consentirle di genuflettersi a sua volta dietro di me:
    
    “Guido, mi sorprendi sai? Hai una pelle talmente delicata, che è una meraviglia” – mi enunciò Cristina, sfiorandomi le chiappe con il dorso della mano.
    
    “Sono per davvero invidiabili i tuoi ventitré anni d’età” – mi proclamò lei, distendendosi sopra di me facendomi captare il suo gradevole peso, bloccandosi nei pressi del pube, intanto che io avvertivo la sua fervida presa che bramava dal completo desiderio di dominarmi in maniera fremente e indisturbata.
    
    Cristina, in effetti, era sempre stata condiscendente, cortese e per lo più tollerante nei miei confronti, dal momento che l’intenzione d’abrogarmi quei mesi d’affitto insoluti che le dovevo m’aveva rapidamente lusingato. Lei m’aveva riferito che voleva trascorrere delle ...
    ... piacevoli ore in mia gradevole compagnia, ma io da inesperto, spaesato e sprovveduto qual ero, non supponevo per nulla che la questione si sarebbe conclusa in quell’inattesa quanto depravata e lussuriosa maniera. Al presente io sono un universitario sul lastrico, invero sempre in bolletta, con qualche perversione, giacché non posso andare a raccontare ai miei genitori, in quanto appassionato che sperpero gran parte dei quattrini giocando ai cavalli e alle lotterie. Ottenere quest’appartamento in affitto, per proseguire l’università, è stata un’autentica quanto insperata coincidenza, in quanto la proprietaria di casa, Cristina, è una signora invogliante e seducente, di gradevole aspetto e ammodo, tenuto conto che è assai spigliata con i suoi cinquant’anni d’età, quanto i suoi due uomini che ha lasciato tempo addietro alle spalle. Io dovevo comprendere da subito, dalla sonora percossa che mi diede il primo giorno sulle chiappe, quali erano i suoi lussuriosi intenti, bersaglio centrato direi, perché mi trovavo là denudato ed essenziale, di fronte allo sguardo affamato di lei, carponi sul tappeto nel pagare in franca e schietta natura ciò che le dovevo.
    
    Adoperando entrambi i pollici, Cristina m’allargò con dovizia le chiappe e iniziò a incitarmi contro la sua cavità pelvica, imitando e riproducendo un rapporto impossibile. Captai i suoi foltissimi e nerissimi peli pubici stuzzicarmi l’ano, poiché io ho sempre adorato nelle mie fantasie la fica pelosa, tutto ciò mi creò un’atipica e ...
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