Laggiù nel far west - 3
Data: 04/01/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: adad, Fonte: Annunci69
... stretti fra i loro corpi.
Il fuoco intanto continuava a bruciare nel grande camino, ma avrebbe potuto anche spegnersi del tutto che non se ne sarebbero accorti.
Finalmente, Buck si tolse da dosso a Ted, scivolandogli accanto, e Ted si accomodò con la testa nell’incavo del suo braccio, inebriato dal sentore acre dell’ascella sudata. Buck, disteso sul fianco, cominciò allora a carezzargli con leggerezza il petto levigato e poi l’addome, seguendo la sottile striscia di peli che dall’ombelico scendeva sempre più fitta verso il basso, fondendosi senza soluzione di continuità con il folto cespuglio del pube.
Qui giunta, la sua mano impugnò l’organo eretto dell’amico, provocandogli un brivido, seguito da uno spurgo copioso che colò lungo l’asta a impiastricciargli le dita. Buck rimase assorto per un certo tempo.
“Una volta, una battona a Sbor City me lo ha succhiato…”, disse con voce sorda.
“Cosa?”, fece stolidamente Ted.
“Mi ha succhiato l’uccello.”
“Ti ha succhiato l’uccello?”, disse Ted, riscuotendosi e poggiandosi sui gomiti.
“Mr. Avery mi aveva dato la serata libera… tu non eri ancora arrivato alla fattoria, e io me ne andai in città a spassarmela un poco. Stavo andando al saloon per bere un cicchetto, quando incrociai questa battona che mi portò a casa sua.”
“E ti ha succhiato l’uccello?”
“Uhu!”
“Accidenti! E com’è stato?”
“Beh… è difficile da spiegare… Bello… diverso da una scopata…”
Ted lo fissò con aria delusa.
“Aspetta, - disse ...
... allora Buck – ti faccio vedere.”, e si rigirò con la testa verso i piedi dell’amico.
Sempre reggendolo saldamente nella mano si avvicinò al cazzo dell’amico, cercando di non respirarne l’odore pungente. Aprì la bocca, si avvicinò esitante…
“Non so se ce la faccio…”, disse, volgendosi a guardare Ted, che lo fissava con un’espressione fra l’attonito e lo schifato.
Poi trasse un lungo respiro e di colpo si abbassò, ingoiando la cappella.
Ted sussultò al piacere di sentirsi il cazzo avvolto dalla mucosa orale e dalla lingua pastosa dell’amico, che dopo esserselo rivoltato un po’ in bocca:
“Bleach! Che saporaccio!”, ridacchiò rivolto all’amico.
“E’ così disgustoso?”, fece Ted, pregandolo mentalmente di continuare.
“Un po’… ma forse passa subito…”, rispose Buck, tornando a rificcarselo in bocca.
Questa seconda volta le cose dovettero andare senz’altro meglio, vista la dedizione con cui prese a leccare, slurpare, succhiare quel magnifico arnese. Senonché, le attenzioni, che sentiva prodigare al suo pisello, spedirono Ted dritto fuori di testa, al punto che, girando la testa ad un momento imprecisato e trovandosi a portata di bocca l’organo sbavato dell’amico, trovò naturale prenderlo, accostarselo alle labbra e, vincendo un’istintiva ripugnanza, ingoiarne la punta scappellata, lasciandosi immediatamente avvincere dal gusto salmastro della bava che la ricopriva. A quel punto, si ritrovarono entrambi a succhiarselo con passione e convinzione, come se non avessero ...