Sottomesso a mia sorella lesbica extralarge e alla sua compagna (1)
Data: 03/01/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: Rosco_p, Fonte: EroticiRacconti
Carmen si mise cavalcioni sulla mia faccia, incurante del suo quintale e più di peso; incurante della sua imponente massa grassa che debordava in rotoloni sulla pancia, sui fianchi, sulle cosce, sulle natiche, sulla fica, e sotto la quale affondava completamente la mia testa.
Mia sorella e la sua compagna erano in piena fregola ed impeto amoroso, mentre io soltanto il loro schiavo sessuale di cui abusare a piacimento, quindi era insignificante il fatto che potessi soffocare sotto il suo quintale e più di grasso.
Il suo era un grasso che amavo e mi faceva impazzire di desiderio, così come la sua fica che adesso avevo spiattellata e appiccicata in bocca mentre lei mi incitava a ficcarci la lingua più dentro che potessi e a scoparla con quella, come un ossesso. Agitava le anche e il bacino e ansimava e godeva mentre si baciava e slinguava con la sua compagna. Quel suo muoversi lento da amorevole pachiderma mi permetteva di respirare, intanto mi entravano nel naso i peli della sua fica e mi colavano in bocca e scorrevano sul collo i rivoli dei suoi umori osceni. Non mi limitavo però solo a leccare passivamente; le mie mani palpavano e mungevano le sue mastodontiche tettone.
Avere sulla faccia quel quintalone di femmina solita alle più sfrenate lascivie era, per me, il culmine del godimento. Il donnone pettoruto, dalla mole e dalle forme straripanti che cavalcava godendosi la mia lingua era mia sorella. Fin da piccoli provavamo un affetto smodato, l'uno per l'altra, e ...
... crescendo non s'è affatto affievolito. Durante il periodo adolescenziale abbiamo iniziato ad andare un po' oltre il normale affetto tra fratello e sorella e, spinti anche dai tumulti ormonali tipiche di quella età, abbiamo scoperto le prime gioie del sesso, lasciandoci poi andare sempre più. Abbiamo cominciato ad accarezzarci, scambiarci tenere effusioni e baciarci, poi a palparci fino ad essere più sfrontati e audaci. Quando i nostri genitori non erano in casa, ci infilavamo sotto la doccia o sotto le coperte e davamo sfogo alle nostre voglie, molte di queste ci venivano suggerite dai giornaletti porno che racimolavo tra i miei amici e sfogliavo insieme a lei.
A diciassette anni compiuti Carmen mi ha preso in bocca il cazzo, un pomeriggio in cui eravamo soli in casa e siamo entrati sotto la doccia, io per ricambiare le ho fatto spalancare le gambe e le ho leccato a lungo la fica, sul suo letto. Gli anni passarono e il legame affettivo e incestuoso non si affievolì affatto, arricchendosi anzi di nuove morbose e insane pratiche.
Una volta, dopo una intensa sessione di giochi erotici, ci adagiammo esausti sul lettone dei nostri genitori, io le diedi un lunghissimo bacio sulla bocca, frugata dalla mia lingua che si insinuò voluttuosa, poi, guardandola negli occhi, le dissi che era la donna più bella del mondo e giurai che mai avrei smesso di desiderarla così follemente. Quelle parole furono un balsamo rigenerante per lei che, a vent'anni, era in forte sovrappeso e soffriva ...