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Il mio datore di lavoro - 2
Data: 01/01/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: bird2012, Fonte: Annunci69
IL MIO DATORE DI LAVORO Cap.2 Per rendere la serata particolarmente appassionata avevo inserito un CD pieno di musica romantica: le note che risuonavano nella stanza creavano una atmosfera di una sensualità deliziosa! Non so per quanto tempo ci fissammo negli occhi senza parlare! Portai due calici di prosecco come aperitivo. “Non so se si brinda anche con l’aperitivo, ma non mi importa: brindiamo a noi! Ho un desiderio che spero si avveri… ma lo tengo per me!” dissi con tono della voce più sensuale possibile! Sbattemmo i due bicchieri uno contro l’altro come è usanza quando si brinda. “Anche io ho un desiderio che spero si avveri… ma lo tengo per me!” Mi sorrise e mi sussurrò all’orecchio. “Tanto non ci sente nessuno: pensa cosa potrebbe accadere se i nostri desideri coincidessero!” e mi diede un bacetto sulle guance! Ero fuori di me: non so come riuscii a trattenermi nel saltargli addosso e mangiarmelo di baci… con tutto il seguito!!! Lo invitai a prendere posto a tavola. Avevo fatto venire dal mio ristorante di fiducia una cena a base di pesce crudo, specialmente ostriche, il tutto innaffiato con un delizioso vino bianco appropriato: sapevo quanto gli piacesse il tutto! Quando portai a tavola il grande piatto coperto di ghiaccio su cui si adagiavano le ostriche e le altre prelibatezze del genere sgranò gli occhi e sorrise. “Vedo che conosci bene i miei gusti: adoro le ostriche! C’è solo un piccolo problema: sono altamente ...
... afrodisiache… e poi che facciamo? Sarebbe un serio problema dover tacitare i sensi!” mi chiese sorridendo. Andai dietro di lui e lo abbracciai… e glielo diedi io un bacetto sulle guance! “Come che facciamo: scopiamo!!! Chi lo ha detto che dobbiamo reprimere le nostre voglie! In fin dei conti è risaputo che il capo si scopa la segretaria, mica vorremmo sfatare questo mito!” e cominciai a ridere come una pazza, come per fargli credere avessi fatto una battuta spiritosa, ma in cuor mio era proprio quello che avevo programmato: me lo sarei scopato… senza se e senza ma!!! Per tutta la sera non fece altro che fissarmi e riempirmi di complimenti, anche abbastanza audaci, e la cosa mi faceva ribollire sempre di più il sangue: lo sentivo che mi desiderava ed io non aspettavo altro che aprirgli le mie cosce e concedermi a lui… già mi sembrava di sentire il suo palo di carne divaricarmi le labbra della fica e prendere possesso del mio ventre!! Ormai la cena era terminata e stavamo pasteggiando l’ultimo vino che era rimasto… guardandoci senza parlare! All’improvviso dagli altoparlanti partirono le prime note di “Afragola”: rabbrividii e il mio pensiero andò a quel magnifico ballo del film “C’era una volta in America”. Mi alzai, mi avvicinai a lui e lo presi per mano. “Vieni, in una serata così meravigliosa non può mancare un ballo: dai… fammi ballare!” Andammo al centro del salone: aspettavo mi prendesse tra le sue braccia per ballare al suono di quella meravigliosa ...