1. Padrone VI


    Data: 29/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Akai_, Fonte: xHamster

    ... della pelle grezza le aveva lasciato, ma non era nulla di irreparabile. Si sentiva troppo stanca per tutto, persino di mangiare, così andò in camera da letto e si mise a dormire.
    
    Quando riaprì gli occhi era ancora buio, solo la luce della Luna rischiarava un po' la stanza. Ancora mezzo assonnata si guardò intorno, aveva lasciato i vestiti a terra, ma non le andava proprio di alzarsi e metterli a posto, girò ancora gli occhi, c'era qualcosa di strano, una figura che non capiva cosa fosse, quando pensò che potesse essere una persona s**ttò all'indietro per cercare di allontanarsi. Quella figura rimase immobile. Era davvero un uomo, spalle larghe e possenti, non riusciva a vedere il viso ma le sembrava fosse squadrato. Perché non si muoveva? Era sveglia del tutto e non si era solo immaginata quella figura? Riprese il respiro che la paura le aveva tolto e si rilassò un minimo per cercare di mettere a fuoco la situazione. Se fosse davvero una persona, vedendola sveglia avrebbe dovuto fare qualcosa, scappare o altro, invece se ne stava immobile nella semi oscurità. Se fosse un ladro o qualcuno che le volesse fare del male sarebbe andata come pensava e se invece fosse Padrone? Lui sì, non si sarebbe scomposto al suo risveglio.
    
    Fantasticando in questo modo non si accorse che l'uomo si era mosso ed aveva disteso il braccio verso di lei. Una grande mano forte le si chiuse sull'avambraccio, sentiva la ...
    ... pressione di ogni dito che la teneva saldamente ma senza farle del male. L'uomo la tirò verso di sé come se lei fosse una bambola di pezza senza peso, la portò in corridoio, tenendola per il braccio come una bambina che segue il padre e per la possenza del suo corpo poteva essere così, lei cercava di sbirciare i tratti per cercare di riconoscerlo, per cercare almeno di vederlo in viso, ma era troppo buio e non ci riusciva. Arrivati davanti la porta di casa, il corridoio era completamente al buio, lui si fermò, si girò di fronte a lei e a colpo sicuro prese il collare da sopra la cassettiera dove lei lo aveva lasciato e le cinse il collo. La scarica di brividi la percorse ancora una volta come era successo a lavoro e… si svegliò veramente questa volta.
    
    La stanza era in ordine come al solito ed il vestito era a terra come nel sogno, ma ormai il sole la rischiarava, si girò per cercare quell'uomo, non lo vide, portò la mano al collo, niente collare. Era stato solo un sogno allora. Si alzò per andare a fare colazione, ma invece di andare in cucina andò verso la porta d'ingresso, si guardò allo specchio, sul collo c'era solo l'ombra del segno del giorno precedente, sorrise, prese il collare e lo indossò. I suoi occhi non mentirono quando ammise a sé stessa quello che in fondo già sapeva, era Sua.
    
    Potete trovare il seguito di questa storia e gli altri miei racconti sulla mia pagina de "I racconti di Milu" 
«123»