Padrone VI
Data: 29/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Akai_, Fonte: xHamster
“Buon giorno”
“Fino ad adesso non è stato un granché… praticamente uno schifo”
Cercando di far presto e bagnando dappertutto con l'ombrello fradicio passò con un mezzo sorriso davanti alla guardia giurata. Era in ritardo, un terribile ritardo per i suoi standard, con quel diluvio i trasporti pubblici avevano di nuovo dato il loro peggio. In ascensore cercò di darsi una sistemata ma non c'è poi molto da fare quando si è mezzo inzuppati, le porte si aprirono di fronte al capo che la fissava mentre lei cercava di staccarsi in qualche modo i capelli dalla faccia, dall'espressione che gli vide riflessa nello specchio sapeva già che il capo aveva equivocato, lei non era una di quelle smorfiosette che si guarda e si pettina ad ogni specchio incontrato, ma dalla situazione non sembrava proprio.
“Le pare questa l'ora di arrivare in ufficio?”
tuonò lui
“… è che… le strade sono bloccate…”
balbettò qualcosa lei
“Non è una ragione valida. Al lavoro!”
Proprio una bella giornata! Ci mancava anche che il capo la riprendesse. Si vergognava, anche perché quel rimprovero lo avevano sentito quasi tutti ed ora la fissavano mentre si dirigeva nel suo angolino. Mai quella strada le era sembrata così lunga. Che poi fino a quel giorno era sempre arrivata in orario, anzi, molto prima degli altri, ma per quello nessuno la elogiava, per una singola volta che arriva in ritardo non le avevano neanche dato la possibilità di spiegare. Frustrata e paonazza in viso per la brutta ...
... figura si sedette alla sua scrivania.
“Tranquilla, mettiti al lavoro che non è successo nulla”
la voce di Claudia dall'altra parte del divisorio la scosse da quello stato di torpore dove i pensieri le turbinavano incontrollati nella testa. Era vero, si fece forza ed iniziò a lavorare più duramente del solito, senza nessuna distrazione, dritta filata fino all'ora di pranzo. Solo allora si accorse di non aver ancora controllato il cassetto che usava per comunicare, o meglio, che Padrone usava per comunicare con lei. Lo aprì. Ecco, lo sapeva, giornata pessima! C'era dentro qualcosa, una s**tola quadrata e lei la vedeva solo ora, neanche quell'operazione sciocca le era riuscita quella mattina. Si guardò in torno per vedere se c'erano occhi indiscreti nei paraggi, l'ufficio era semi vuoto, prese la s**tola e lesse il biglietto che l'accompagnava
Indossalo.
Padrone
Semplice, diretto, come sempre, un modo che le lasciava poca scelta ma che le piaceva. Diede un'altra occhiata intorno ed poi aprì la s**tola, al centro c'era una spessa striscia di cuoio grezzo con degli inserti ed una fibbia in metallo. Troppo grande per essere un braccialetto, pensò lei, poi come folgorata dalla giusta intuizione si portò la mano al collo. Non poteva essere, si disse, Padrone… quella parola le diede la sua risposta, chi si firma Padrone naturalmente poteva regalare quegli oggetti. Ed ora, cosa doveva fare lei? La giornata già la faceva sentire uno schifo non le andava proprio di rischiare ...