1. Il bosco - la nascita di una schiavetta


    Data: 27/12/2022, Categorie: Prime Esperienze Autore: ringo00, Fonte: Annunci69

    ... dietro di me. Il suo cazzo strofinava tra le labbra bagnate del mio fiore, avanti e indietro. Stavo per perdere la mia purezza, ormai era chiaro; infatti mormorai "Piano, ti prego, sono vergine..." ma fui interrotta da un forte schiaffo sulla natica che mi strappó un gridolino. Lui mi fece cenno di tacere, mostrandomi già la mano pronta a colpire nuovamente. Mi sentivo come una pecorella in balia di un affascinante lupo; la sua cappella invase la mia intimità, venendo frenata dall'imene ancora integro. Avevo un po' di paura: non era così che avrei immaginato la mia prima volta, ma dall'altra parte provavo una sorta di perversa eccitazione. Lo sentivo premere contro la mia verginità, uscire lentamente per poi entrare di colpo: lanciai un grido, via di mezzo tra dolore e goduria; non stavo sanguinando come mi aspettavo, le mie gambe erano solo bagnate da un rivolo di umori. Mi prese con decisa dolcezza, senza farmi troppo male, dopo ogni affondo mi sentivo sempre più sua, ero nelle mani di quel silente sconosciuto.
    
    Mi prese le tette e me le strizzó fortissimo, come le mammelle di una mucca, godevo tanto che mi tremavano le gambe.
    
    Lui avvicinò le labbra al mio orecchio. Aveva una voce maschia e profonda: "Da ora tu mi appartieni, sarai solo mia..."
    
    Non riuscivo ad articolare una ...
    ... frase, ero partita; un altro sculaccione si abbatté stavolta sull'altra chiappa, lasciando un segno rosso.
    
    "Allora, chi sei tu, rispondi, da brava..."
    
    Avevo le tette gonfie dal piacere, i capezzoli strisciavano sulla corteccia, la fica grondante e la testa vuota: non ero più padrona di me stessa, non mi riconoscevo più neanche.
    
    Con un filo di voce sussurrai "Sono tua..."
    
    Altro sculaccione, leggermente meno forte: "Sono tua, MASTER..." mi corresse.
    
    Con tutta la mia voce urlai "SONO TUTTA TUA, MASTER, SOLO TUAAA!!!"
    
    La risposta sembrò soddidfarlo: mi afferrò saldamente i fianchi e mi scopó fortissimo, ero una fontana, schizzavo nettare a fiotti. Il suo cazzo divenne durissimo ed esplose una bomba di sperma bollente dentro di me, che accolsi con un urlo liberatorio. Mi cedettero le gambe, ma lui mi trattenne con dolcezza per la vita; tolse il cazzo dalla mia patata e mi adagió sull'erba fresca.
    
    "Da questo momento verrai con me. Sarai la mia bimba obbediente. Non ti farò mai mancare nulla, sarai mia e di nessun altro. Hai capito?"
    
    Come in un sogno, mi passai la mano sulla patata diventata adulta e mormorai "Si, mio padrone... Sarò tua per sempre..."
    
    La ragazza esibizionista era morta: al suo posto era nata una schiavetta.
    
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