veronica e la piazzola di sosta in autostrada - Racconti Erotici

veronica e la piazzola di sosta in autostrada

... clitoride.

Verdicchio sembrava impaziente di far assaggiare tutto il suo bastone a Veronica, la quale, dopo averlo insalivato tutto per bene, aprì la bocca per cercare di farne entrare il più possibile, ma l'impresa era davvero ardua e la posizione in cui si trovava non agevolava per niente il suo compito. Fece stendere Verdicchio sul tavolo e gli salì a cavallo in un 69 da manuale così avrebbe potuto avvolgere il suo cazzo con la bocca e nel frattempo avrebbe costretto lui a leccargli la fica.

Lo spettacolo che stava dando era davvero eccitante tanto che i presenti ripresero a menarsi gli uccelli. Lei continuava a spompinare il cazzo di Verdicchio passandoselo fra le tette mentre il ragazzo le aveva infilato quattro dita nella fica provocandole un orgasmo che la sconquassò tutta.

Ormai anche Verdicchio sembrava al limite così Veronica decise di cambiare di nuovo posizione per farlo godere nella sua bocca. Si sedette sulla panca appoggiando le spalle al tavolo e chiese a Verdicchio di salire con i piedi sulla panca e di scoparle la bocca come fosse una fica; mi ero spostato di fronte a lei e notai che aveva la fica oscenamente aperta e gocciolante.

Il tipo le scopò la bocca senza pietà e ogni tanto lei dovette fermarlo per evitare di soffocare, ma era decisa a farselo venire in bocca in modo da finire lo spettacolo in bellezza.

Verdicchio era pronto a godere, come promesso lo tenne in bocca, ma una parte cospicua di sperma le finì ...

... comunque fra i seni che lei con le mani teneva uniti e le colò sul ventre fino ad arrivare all'elastico dei collant. Giocò un po' con lo sperma di Verdicchio facendo vedere a tutti noi la bocca piena ingoiandolo fra gli applausi di tuti. Raccolse con le mani quello che le era colato sul ventre e se lo portò alla bocca.

Era fatta. Si ripulì alla meglio con l'aiuto dei nostri nuovi amici e ci avviammo verso la nostra destinazione. In macchina mi disse che appena in Hotel sarei dovuto andare nella sua camera perché ero stato bravo e meritavo la mia parte di piacere anche perché ora dopo tanto sperma in bocca ne voleva anche nella fica. Accettai l'invito chiedendole come le era sembrata l'avventura e cosa le sarebbe rimasto impresso maggiormente nella memoria. Mi rispose con gli occhi semi chiusi quasi a voler rivedere la scena mentalmente che si sentiva una vera troia per quello che aveva fatto, ma non provava vergogna perché per la prima volta era stata lei a volere qualcosa e non ad essere obbligata a farlo quindi si sentiva più padrona del suo corpo. Aggiunse, poi, che il cazzo di Verdicchio non l'avrebbe mai dimenticato e che mentre pensava a come farlo venire le era anche balenata l'idea di farsi scopare la fica, però ciò non sarebbe stato giusto nei confronti degli altri quindi le era rimasto il rimpianto.

Le sorrisi e le comunicai che mi ero fatto dare da Verdicchio il suo numero di cellulare e che qualora lei avesse voluto potevamo chiamarlo.