Alessandra e geova 4
Data: 23/12/2022,
Categorie:
Incesti
Autore: Nuovo Eliseo91, Fonte: EroticiRacconti
... non la ragione, ormai le toccava stare al gioco. Aveva creato lei l'occasione ambigua, non poteva tirarsi indietro. Marco era giovane e inesperto, aveva si un bel cazzo ma non lo si poteva paragonare con quello di Gianni. In più Gianni aveva sulle spalle il doppio dell'età di Marco e sapeva sicuramente usare quel bellissimo arnese con molta più dimestichezza. Ne era sicura, Gianni l'avrebbe fatta godere.
Dopo il pompino fatto a Marco in sala non c'era nulla che avrebbe superato quella cosa in gravità, quindi doveva assolutamente avere tra le mani quel bel cazzone che le si presentava innanzi.
Voglio scopare...
Disse a bassa voce Alessandra, toccandosi le punte dei capelli con le dita.
Era visibilmente eccitata, già sentiva la figa bagnarsi. Si mordeva le labbra e se le toccava con le dita, mimando il gesto della fellatio se ne portò uno dentro la bocca, succhiandolo. Poi prese una mano di Gianni e cominciò una ad una a succhiargli le dita.
Come una donna esperta prese tutta la mano di Gianni e lo portò nella sua cameretta.
Tranquillo Gianni, oltre alle dita mi piacerebbe avere anche qualcos'altro di te nella mia bocca...
Il cazzo era veramente enorme. I suoi non sarebbero rientrati a casa prima di sera e lei aveva voglia di far l'amore. Sarebbe stata la sua prima volta, ma stavolta non si sarebbe limitata a succhiarlo. Stavolta avrebbero fatto tutto, tutto il pacchetto c'era da provare, non più solo un bel pompino, ma anche una benedetta penetrazione. La ...
... sua figa era li bella pronta per lasciarsi andare.
Gianni lasciava fare, Alessandra sembrava sapesse cosa fare.
Alessandra accese nuovamente lo stereo, nella stanza c'erano note sensuali di musica spagnola. La musica aiutava a distendere ulteriormente la situazione. I due si guardavano negli occhi, erano sempre più complici in quella che stava diventando una “danza verso il peccato”, verso il più grande dei peccati.
Si allontanò di qualche passo e iniziò a slacciarsi i bottoni della camicetta. Era veramente bella, continuava a ripetersi Gianni. Che corpicino perfetto, che pelle liscia, che buon profumo emanava Alessandra.
Uno ad uno i bottoni scivolarono via dalle sue agili dita. Lui faceva lo stesso con la sua camicia e la cravatta.
Buttarono le camicie per terra. Erano a petto nudo uno di fronte all'altra. Lui allungò le mani e iniziò a carezzarle i seni. Erano così duri e morbidi allo stesso tempo. Non c'era nulla di più eccitante delle tette di una ventenne.
Alessandra si abbassò, così come aveva fatto con Marco in sala del regno e iniziò a infilarsi il cazzo di Gianni in bocca. Era enorme, sembrava un bicipite. Lo sentiva indurirsi dentro la bocca. Con estrema delicatezza se lo passava avanti e indietro nella bocca, inumidendolo con la saliva. Ogni tanto doveva respingere l'istinto naturale dei conati di vomito. Puzzava un poco come cazzo, ma da un po' di tempo a questa parte non era più schizzinosa come a diciott'anni.
Forse tempo addietro avrebbe ...