IL TUTOR
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... sentire meglio ma poi decisi di rifugiarmi sotto il mio cuscino.
Mi sentivo il cuore in gola, tremavo.
Che imbarazzo.
Cercai di calmarmi pensando che l’imbarazzo avrebbe dovuto essere il loro, non il mio.
Poi, scusando le mie vergogne, pensai che nel buio e nel silenzio della mia camera nessuno poteva vedermi, nessuno poteva sentirmi.
Cercai quindi di calmarmi; tirai fuori la testa da sotto il mio cuscino e rimasi in attesa di sentire ancora qualcosa, nuovi rumori.
Ad un tratto sentii un botto contro la parete unito a degli scricchiolii. A quel punto di s**tto mi alzai leggermente e tesi l’orecchio sulla parete. Fu più forte di me.
Mi pareva di sentire degli strani sospiri che poco a poco aumentavano di intensità; ora stavano chiaramente ansimando.
Come attaccata ad una leggera tensione elettrica, cominciai ad eccitarmi. Una eccitazione strana, non premeditata, non controllata.
Mi tremavano le gambe, il cuore rimbombava dentro me, mi lacrimavano persino gli occhi dall’agitazione e deglutivo a vuoto, senza saliva.
Cercavo di immaginare cosa stesse accadendo dietro quel muro di cartone che tutto mi permetteva di udire, chi fosse lei, come fosse lui nudo e quali atteggiamenti potesse avere in quella intimità, cosa stessero facendo per provare quel piacere; un piacere che io fondamentalmente non avevo mai provato.
Ad un tratto sentii dei movimenti fruscianti, continui, uno snervante cigolio di molle, tutto accompagnato da profondi e sonori ...
... lamenti fino a quando un colpo mi fece sobbalzare, poi un altro ed una altro ed un altro ancora.
I colpi si scandivano con ritmo, inizialmente costante per poi crescere rapidamente e lentamente diminuire, con intermezzi di raffiche che parevano provenire da un motore a scoppio.
In preda all’eccitazione, la mia mente cercava in qualche modo di immaginare le sagome ed i dettagli più intimi della scena che si stava svolgendo dietro quella parete.
Me ne stavo seduta sul letto con la faccia praticamente appiccicata al muro; volevo udire ogni rumore, fantasticando quanto stava accadendo dall’altra parte.
Ogni colpo che Simone affondava dentro quella donna, veniva trasmesso tramite le vibrazioni al mio orecchio e quindi al mio cervello; per percepire meglio quelle vibrazioni e trametterle anche nel mio corpo, appoggiai la mano al muro.
Non so quanto durò il tutto, ma non fu certo una cosa breve. Se da un lato volevo che Simone raggiungesse l’orgasmo per udire ed immaginare il piacere che stesse provando, dall’altra volevo continuasse, perché ogni colpo che sentivo era un’eccitante e straordinaria vibrazione che entrava nel mio corpo e nella mia testa.
Alla fine sentii lei gemere in modo quasi soffocato; poco dopo arrivò anche il gemito di lui.
In un attimo scese un profondo silenzio ed uno strano senso di solitudine mi avvolse.
Ero eccitata e stordita. Una cosa simile non mi era mai capitata e a dir il vero non l’avevo neanche mai immaginata.
Aspettai ancora un ...