1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... lavorare per farmi tirar fuori il meglio, in entrambi i sensi.
    
    I suoi fugaci e continui approcci sessuali erano la mia conferma, avevo raggiunto anche un altro obbiettivo.
    
    Adesso però dovevo camminare da sola, con le mie gambe.
    
    Il mio Tutor mi aveva instradato; il resto dovevo farlo io!
    
    Le cose, devono essere sempre fatte bene; e per saperle fare bene, bisogna anche fare esperienza.
    
    Se vengono fatte tanto per fare, il risultato è solo una perdita di tempo, oltretutto male impiegato!
    
    Da poco sappiamo di essere riusciti, lavorando su noi stessi, a creare un progetto meraviglioso, esplorando, cercando, capendo, migliorando.
    
    Analogamente, grazie alla parete della mia camera, lavorando su me stessa, ho scoperto nuove emozioni, i limiti del mio piacere, i miei desideri.
    
    Nulla al caso, nulla tanto per fare.
    
    Nel frattempo, l’insistenza di Paolo cominciava a non darmi più così fastidio.
    
    Mi girai e lo guardai.
    
    Lui, imperterrito ed ignaro, continuava a ricercare le mie attenzioni.
    
    Fisicamente era carino, abbastanza ben messo, asciutto ed atletico.
    
    Cercai con gli occhi di vedere se in mezzo alle gambe nascondesse altre qualità ma non scovai nulla di apparentemente vistoso.
    
    Aveva comunque un bel culo ed i jeans che indossava gli rendevano merito.
    
    Dopo le elucubrazioni, ritenni fosse giunta l’ora di tagliare il cordone ombelicale da Simone.
    
    Paolo, ragazzo pulito e piacevole, poteva, essere l’inizio del cambiamento, il mio ...
    ... cambiamento.
    
    Mangiai qualcosa nel tentativo assorbire i liquidi ingeriti, limitando così l’invasione di alcool nel mio cervello, e cominciai a parlare piacevolmente con Paolo.
    
    Mi resi conto, finalmente ascoltandolo, che tutto sommato era un ragazzo discretamente interessante; accettai così le su avance.
    
    Verso la mezzanotte, decidemmo di fare rientro.
    
    Roberto, durante la serata, si era dedicato alla ricerca delle attenzioni di Barbara, una collega molto carina dello staff; quando uscimmo dal locale, vedendoli camminare a braccetto con le loro mani che palpeggiavano i rispettivi sederi, ritenni che aveva trovato un degno conforto serale.
    
    Io invece tenevo a braccetto Paolo, che cercava insistentemente di baciarmi sul collo.
    
    Rientrati con il pullmino, ci riunimmo tutti al centro dell’ingresso della location operativa.
    
    Ci salutammo calorosamente, con baci ed abbracci.
    
    Fu emozionante. Anche se non ci eravamo frequentati assiduamente per tutto quel periodo, cominciai a sentirmi affezionata a loro.
    
    Erano persone fantastiche, speciali.
    
    Chiesi a Paolo se volesse accompagnarmi nel mio appartamento per bere ancora una cosa; ovviamente lui, compiaciuto, annuì.
    
    Mi chiese se avevo delle birre ma il mio frigorifero era completamente vuoto. Mi chiese di attenderlo qualche minuto nella hall di ingresso; corse in sala mensa ad acquistare dal distributore automatico due Corona’s per poi tornare con un enorme sorriso stampato in viso.
    
    Ci incamminammo abbracciati, salimmo al mio ...
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