1. IL TUTOR


    Data: 19/12/2022, Categorie: Voyeur Masturbazione Autore: sleeppig, Fonte: xHamster

    ... aveva gli occhi lucidi.
    
    Fu organizzato al volo un happy-hour, presso un locale modaiolo del centro.
    
    Appuntamento per le ore venti alla reception.
    
    Simone riuscì, con una telefonata, a mettere a disposizione di quell’iniziativa, una navetta aziendale, che potesse portare ma soprattutto riaccompagnarci, quando presumibilmente ubriachi, avremmo deciso di rincasare.
    
    Mentre rientrai nel mio alloggio per lavarmi e prepararmi, mi sentii particolarmente agitata, una strana eccitazione mi avvolgeva; inizialmente pensai che fosse dovuta per il traguardo raggiunto, il nostro obbiettivo di lavoro, poi pensai che le motivazioni potevano essere anche altre.
    
    Forse, quella sera, sarebbe potuto accadere qualcosa tra me e Simone; magari l’euforia, generata dalla felicità o dall’alcool, avrebbe in qualche modo potuto essere un pretesto ed una scusante per oltrepassare il limite tenuto sino ad ora.
    
    Io mi sentivo pronta!
    
    Era la serata perfetta!
    
    Mi feci una doccia, mi truccai accuratamente, mi vestii dando attenzione ogni minimo dettaglio; mi cambiai i vestiti almeno quattro volte, sino a quando, specchiandomi, non mi sentii a posto!
    
    Mi ritenni perfetta, sobriamente elegante, attraente, seducente, ma soprattutto vogliosa!
    
    Ci trovammo nella sala di ingresso della location operativa e quando ci fummo tutti salimmo sulla navetta, che immediatamente partì, dirigendosi in direzione centro.
    
    Simone non venne con noi, ci seguì a bordo della sua grossa Mercedes ...
    ... nera.
    
    Questa cosa mi fece rimanere un pochino male.
    
    Pensai che fosse un atteggiamento da stronzi non condividere quella trasferta in comitiva.
    
    Va bene, sei il Tutor, ma potevi venire con noi?
    
    Oppure hai già programmato di andartene prima e lasciarmi lì mentre ti vai a scopare la tua donna?
    
    Ecco. mi stavo già incazzando, quando due colleghi, Paolo e Roberto, cominciarono gentilmente ad importunarmi.
    
    L’euforia generale e la voglia di strafare, era una sensazione palpabile è comprensibile.
    
    Avevamo lavorato tutti per mesi, seguendo un idea, un progetto.
    
    Nessuno di noi inizialmente aveva ben chiaro cosa dovesse esattamente fare, non esisteva alcun modello similare esistente da seguire, solo un protocollo.
    
    Eravamo partiti tutti da zero seguendo un utopia, un sogno.
    
    Dopo tanto lavoro, seguendo con fiducia la nostra guida, il nostro mentore, il nostro Tutor, siamo riusciti a sviluppare un progetto difficile, quasi impossibile.
    
    Eravamo tutti soddisfatti ed orgogliosi.
    
    Una serata come quella che stavamo per trascorrere, tutti insieme, era dovuta, meritata.
    
    Avevamo lavorato quasi sempre divisi, invisibilmente uniti solo dal nostro Tutor che prendendo ogni pezzo di ciò che ognuno di noi aveva fatto, con pazienza e devozione lo unì, uno per uno, sino ad ottenere un risultato impensabile.
    
    La stessa cosa, alla fine, la fece con le nostre menti, le nostre anime; in pochi giorni le aveva legate una ad una ed ora ci sentivamo paradossalmente complementari.
    
    Che ...
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