IL TUTOR
Data: 19/12/2022,
Categorie:
Voyeur
Masturbazione
Autore: sleeppig, Fonte: xHamster
... quell’arnese quanto prima; decisi di aspettare ancora un po’.
Senza accorgermi, continuando a sognare con quel cacciavite in mano, mi addormentai stremata; tutte quelle emozioni, che avevano invaso la mia giornata, si erano fatte sentire sul mio corpo.
“Sbam!”fu il rumore che mi svegliò.
Balzai seduta sul letto, con l’angoscia che Simone già rientrato, nel mentre che io ero addormentata, avesse consumato.
Con il cuore in gola tesi l’orecchio e sentii uno sghignazzare provenire dall’altra camera.
Focalizzai che probabilmente fossero appena rientrati, quindi, non mi ero persa niente.
Cercai di distendermi sul letto in attesa di nuovi rumori, quelli inequivocabili.
Sentivo l’adrenalina invadere il mio corpo rendendomi ansiosa ed impaziente.
Poco dopo mi rimisi con la faccia appiccicata alla parete; non riuscivo a stare rilassata, dovevo sentire.
Cosa staranno facendo?
Si staranno baciando, toccando?
Lui la starà leccando o viceversa?
Nulla di tutto ciò.
Sentivo piccoli rumori, lontani, e non riuscivo a ricondurli a nessuna immagine creata dalla mia fantasia, nessuna probabile scena erotica. Mi ridistesi nel letto nervosa ed insofferente, appoggiai il cacciavite sul comodino e mi avvinghiai al cuscino cercando di cancellare tutto e riprendere il sonno.
Mica scoperanno tutte le sere, pensai!
Mi sentivo stupida, ingenua ed allo stesso tempo piena di vergogna.
Come sono arrivata a dipendere da queste situazioni, violando la loro ...
... intimità?
Ad un tratto sentii il letto cigolare.
Immediatamente tutti i miei pensieri, le mie congetture, i miei ripensamenti, le mie vergogne, sparirono; ritornai con un balzo appiccicata al muro con l’orecchio teso per origliare. Sentivo chiaramente ansimare; il letto, se dapprima saltuariamente cigolava, ora scricchiava in un modo più cadenzato, generando un rumore più forte, intenso.
Mi ritornarono le vampate di caldo nel corpo, le stesse della sera prima, accompagnate da un formicolio alle gambe ed il cuore pulsante nel mio cervello.
Ero eccitatissima.
Decisi che, in quell’occasione, mi sarei toccata seguendo la loro cadenza; più aumentavano il ritmo, più io avrei incalzato le mie sensazioni con le mani sui miei genitali.
Sentivo parole soffocate, ansimanti.
Staccai l’orecchio dalla parete e mi resi conto che sentivo comunque tutto e bene. Pareva fossero dietro alla mia testa, nella stessa stanza.
Quindi mi distesi nel letto, presi il cacciavite, e dopo averlo coperto di saliva, cominciai a strofinarlo piano intorno alle mie labbra vaginali, disegnando piccoli cerchi intorno al mio clitoride; ad ogni passata, non mancavo di premerlo leggermente, con la testa di quella grossa impugnatura.
Mentre sentivo aumentare la loro passione, incrementava il livello della mia eccitazione.
Mi immaginavo Simone, intento a leccarmi, toccarmi e strizzarmi i seni e le natiche, sfiorando la mia pelle con la sua verga calda e possente.
Quando cominciai a sentire ...