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Marta – Epilogo
Data: 19/12/2022, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Claudio78, Fonte: RaccontiMilu
... sembrò più bella che mai. I lunghi capelli raccolti in una lunga treccia, una gonna jeans ed una canottiera rosa sotto la quale si vedeva l’impronta di un reggiseno, che in alcuni punti faceva capolino. Sulla spalla aveva un piccolo zainetto. La feci entrare e non appena richiusa la porta ci baciammo a lungo come due adolescenti. Il problema era che io, ormai, non lo ero più. Ordinai la pizza con consegna a domicilio scegliendo una pizzeria sconosciuta per evitare di incontrare corrieri che già mi conoscessero. Quando arrivò ci accomodammo a tavola e mentre mangiavamo mi raccontò delle sue vacanze, dei suoi progetti, ma era abbastanza vaga. “Dove andrai domani?” “Sei un curiosone – mi rimproverò – una donna deve avere qualche segreto”. Terminammo di mangiare e proprio mentre ingoiavo l’ultimo boccone di pizza mi chiamò Silvia. Marta rimase in silenzio e prima che rispondessi tolse la suoneria al suo cellulare, che ovviamente vibrava di continuo. Pensai che fosse normale per una bella ragazza, giovane e con tanti amici e spasimanti. Per sicurezza mi allontanai per terminare la conversazione e quando tornai Marta si era accomodata sul divano. Mi sedetti accanto a lei ed iniziai ad accarezzarle il viso fissandola negli occhi come se fossimo due innamorati. Probabilmente, in quel momento, io lo ero per davvero. La baciai nuovamente e con movimenti lenti ma decisi le infilai la mano sotto la canottiera per poi insinuarmi anche al di sotto del reggiseno. Quando Marta iniziò ad ...
... ansimare per come le tenevo il capezzolo tra le dita, si staccò e si sfilò la canottiera. Istantaneamente le slacciai il reggiseno e per la prima volta me la trovai in topless davanti. Era un seno bellissimo, una seconda, con dei capezzoli minuti che non potei fare a meno di iniziare a succhiare, sdraiandomi su di lei e baciandole il seno, il collo, la bocca. Lei mi stringeva a sé, mi aprì la camicia e senza che mi staccassi me la sfilò. Mi misi a sedere appoggiando la schiena sul divano e lei si sedette a cavalcioni su di me, ma io volevo avere accesso libero tra le sue gambe e la girai, in modo che la sua schiena aderisse al mio petto. Con la mano sinistra continuai a palparle il seno e mentre le baciavo il collo e le spalle e godevo dell’odore dei suoi capelli, allungai una mano tra le sue gambe, fin dentro le sue mutandine. Passavo e ripassavo il medio nel solco tra le labbra, iniziando ad eccitarla. “Bastardo”, ansimava continuamente, dondolando la testa da una parte all’altra e godendosi quel massaggio. Finché, dopo l’ennesimo “bastardo”, prese la mano con cui le toccavo il seno ed iniziò a succhiarmi il medio. La cosa mi eccitò moltissimo, tanto che la spostai e dopo essermi sbottonato i pantaloni mi tolsi i boxer mettendole sotto gli occhi il mio cazzo pulsante. Lei si mise in ginocchio al mio fianco e dopo aver più volte baciato dolcemente e lentamente la cappella, iniziò a succhiarlo. Sapevo già quanto era brava, ma quando iniziò quel pompino la testa mi diventò leggera ...