Il bar degli algerini
Data: 17/12/2022,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Evoman, Fonte: Annunci69
... il culo, le cosce nude.....la figa glabra.
Poi la spingono, verso il cesso, sporco, lurido.
Lei non ci vuole andare, protesta, ma non può proprio sottrarsi ormai.
La sbattono contro il muro e le allargano bene le gambe affusolate, poi le aprono la figa e di nuovo la guardano. Parlano ancora tra loro in arabo, quel maledetto dialetto scurrile e lei si sente davvero la loro puttana.
Uno le sputa sul culo, la saliva scivola piano sullo spacco, poi un altro, poi un altro ancora. Ha lo schifo di tre uomini sul culo e se lo sente colare sulla figa bollente, pulsante.
Uno di loro si sbottona i pantaloni e tira fuori il cazzo. Le accarezza lo spacco con la cappella e lentamente comincia a penetrarla. Affonda, mentre lei geme. È calda, eccitata all'idea di essere scopata davanti ad un gruppo di uomini.
Che puttana !!!!! il cazzo di quello entra ed esce e la sua figa si spalanca come un fiore a primavera.
L'algerino la scopa sempre più forte! poi le sborra sul culo e prima che il buco si richiuda entra un altro. La scopano così, a turno, fino a farla diventare viola. La eccita essere la loro bianca puttana! quegli arabi cafoni, ignoranti.
Le sborrano sulla schiena liscia, sulle cosce, sul buco del culo semi aperto.
E quelle mutandine bianche, ora a terra, che raccolgono quello schifo dal pavimento ....
"Che bella troia! ora inginocchiati".
Lei ubbidisce, si sente schiava, ...
... sottomessa a quel branco lussurioso.
Quello che l'ha scopata per primo ora le dà il culo. Vuole farselo leccare. Un altro le prende la testa e gliela sbatte sullo spacco dell'amico.
"Lecca puttana!" e lei apre la bocca, tira fuori la lingua e inizia a leccare, da brava cagna. Sente quel sapore di sudore, misto a merda .... e le piace. Le piace da morire, quasi non riesce a smettere .... Lecca con tutta se stessa, mentre le spingono la faccia in quel culo peloso, di arabo sporco.
E intanto la sua figa continua a pulsare.... fino a sentirsi toccare. Un altro algerino la sta penetrando con lo scovolino del cesso. Le passa le setole sporche sul ventre, poi sul pube e infine sulla figa aperta, fradicia, odorosa, quello scovolino lurido le entra dentro, in quel paradiso dolce e profumato, lo sporca, lo rende sudicio .... e a lei questo piace da morire.
La eccita essere trattata in quel modo, a leccare culi, i culi degli uomini, dei porci, degli algerini.
E così ne lecca un altro .... e un altro ancora .... senza fermarsi... mentre quelli la scopano con quel bastone di plastica lercio. Glielo infilano nel culo, poi in bocca. Parlano ancora nella loro lingua e lei gode. Gode a sentirsi un'estranea in mezzo a loro, usata, umiliata, perché tanto le bianche sono tutte puttane!
Questo racconto è della mia amica Irisdisospiri e lo si può leggere, insieme ad altri del genere, nel suo omonimo blog.