Prime esperienze di un frocetto part.3
Data: 17/12/2022,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: valerio, Fonte: EroticiRacconti
Nei giorni seguenti cercai di impegnarmi nello studio per smettere di pensare ai cazzi, ma ormai era un'ossessione così pensai che fin quando non l'avessi provato in culo non mi sarebbe passata, così un giorno organizzai per andare a casa dell' amico sicuro di trovarci il padre, il bel maturo parve felice di vedermi, però c'era sempre il figlio tra i piedi, per fortuna inizio a piovere e la usò come scusa per accompagnarmi a casa in auto, in macchina appena salito già voleva farselo succhiare ma gli dissi che avevamo poco tempo e volevo farmi scopare, sembrò sorpreso ma disse si e gli dici un bacio, eravamo ancora in garage e limonammo un pochino, gli divento duro lo sentii sotto la stoffa, partì a tutto gas e gli venne in mente un posto isolato, si fermò sotto un viadotto in costruzione vecchio da anni e coperto anche dagli arbusti, voglio raccontarla breve e vi dirò che il mio primo cazzo nel culo l'ho preso a pecorina abbracciato al cofano caldo dalla sua Alfa ero allenato da varie prove con ortaggi ma prenderlo da uno stallone mi fece urlare di dolore, all'inizio volevo che smettesse, poi fu bello e sborrai nel sentirmi dentro i suoi spruzzi caldi, non fu solo sesso mi limonò anche prima di lasciarmi. Ero "pronto" per il parroco, ma purtroppo venne affiancato da un prete più giovane e malgrado lui mi strizzasse spesso l'occhio e palpatine di struscio non fu mai solo in casa . Quando ci consegnò la lettera sigillate di presentazione per i frati ebbe modo di dirmi che gli ...
... dispiaceva ma che prima o poi mi voleva nel suo letto, gli dissi che non ero più vergine lo avevo preso in culo e che mi era piaciuto, non sembrò sorpreso gli lasciai credere che era stato un coetaneo, non volevo fosse geloso di un uomo maturo.
L'arrivo in seminario fu di pomeriggio, consegnate le lettere dei parroci le prime ore furono di visita dei locali, i frati erano tutti cordiali, ci fu una cena frugale e veloce la ritirate nelle grandi camerate, eravamo tutti in pigiama e tutti a letto quando con ancora le luci accese vari frati giravano le stanze e si sedevano su una sedia vicino ad ogni letto e ci facevano domande classiche, che impressione avevamo avuto del luogo, cosa ci aveva spinto a provare la vita in seminario, aspirazioni future ecc ecc, il frate che venne da me era basso tarchiato con una barba lunga e grigia, prima di andarsene mi disse adesso dormi perché tra un'oretta ripasso a vedere se dormi, nel dirlo allargo un po' le gambe la veste gli si risali il ginocchio e vidi che sotto era senza mutande con un grosso uccellone barzotto tra una selva di peli, pensai di aver visto male, divaricò ancor più le gambe filtrò un pò di luce e lo vidi bene era un grosso cazzo, ero ipnotizzato anche perchè non me lo aspettavo, con una mano lo scappellò e si lascio guardare ancora un pò, era grosso e venoso anche se non del tutto duro, bello da vedere e lo avevo a mezzo metro, vado, rifaccio il giro tra un ora mi disse. Andò dal mio vicino di letto e poi da un altro e ...