1. LAURETTA cap. 8 Un trio coinvolgente


    Data: 17/12/2022, Categorie: Racconti 69, Racconti Erotici, Sesso di Gruppo Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu

    ... gridai allarmando la ragazza che si volse verso di noi preoccupata.
    
    “Mi fai male, mi fai male!” supplicai, furono pochi i colpi del suo cazzo, ma furono tremendi, Gianni se ne rese conto e si scusò sommessamente. Lui è così, quando è allupato non si rende conto di quanto possa essere devastante un membro che urta l’utero, ogni volta è come se volesse sfondarmi, per questo amo che mi scopi il culo, se ben lubrificato il membro può entrare per tutta la sua lunghezza e amo l’urtare anche violento dei suoi fianchi contro le mie natiche.
    
    Divenne dolcissimo, si sollevò sulle braccia e prese a scorrere lentamente gustando insieme a me la carezza che facevo al suo pene, ora me lo dava scivolando dolcemente in quella che amo chiamare il fodero del suo cazzo. La vista del godimento della giovane porcella aveva acuito il mio desiderio, la mia eccitazione era al massimo. Rivolsi al mio uomo uno sguardo di gratitudine; Lauretta ci stava guardando, aveva cominciato ad accarezzarsi, con una gamba sollevata alta, le dita a percorrere la fichina bagnata di saliva. . . E’ straordinaria la capacità di ricupero che hanno le giovanissime, era nuovamente pronta al piacere!
    
    Allungai il braccio, bastò perché lei fosse con il viso sopra il mio, amo godere avendo la bocca occupata, dovetti solo socchiuderla e ricevetti la lingua della porcella e mentre mi baciava una sua mano andava da uno all’altro dei miei seni, era diventata esperta in carezze Lauretta, i miei capezzoli già tesi vennero ...
    ... sapientemente titillati e dolcemente pizzicati, Gianni si era del tutto sollevato, le ginocchia aperte ai due lati del mio bacino, aveva aumentato l’andatura del membro in una fica i cui umori lo lubrificavano abbondantemente, vidi che allungava il braccio, sapevo che la sua mano stava cercando il sedere della fanciulla che si mosse girandosi in parte per agevolare le carezze di quella mano, l’esplorazione di quelle dita.
    
    La testa bionda si spostò sopra il mio petto, sentii l’alito caldo e i sospiri della porcella che lambiva i miei seni e la sua bocca che giocava con i miei capezzoli. Ci sapeva fare, ne colpiva le punte facendole vibrare a colpi di lingua, una cosa irresistibile; non potei impedirmi di lamentarmi, prima sommessamente poi più forte, Gianni comprese e aumentò l’andatura della scopata, ma fu quando passata una mano sotto di me, prima stuzzicò poi affondò il dito nel mio ano facendolo andare in sincronia con il membro, che il mio piacere si fece prepotente, l’orgasmo montò, montò.
    
    Penso di aver già detto che amo godere con la bocca piena; l’ideale sarebbe stato il membro di un altro uomo, ma in mancanza. . . venni gemendo nella bocca di Lauretta, muovendo di qua e di la il bacino per sentirlo tutto il cazzo che mi stava frugando. Il mio uomo fu stupendo, accompagnò il mio piacere muovendo il dito nel mio culo finché il mio godimento ebbe termine e lentamente mi calmai. Gianni attese che gli spasimi attorno al suo membro si furono chetati prima di ritirarsi, ...
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