LAURETTA cap. 8 Un trio coinvolgente
Data: 17/12/2022,
Categorie:
Racconti 69,
Racconti Erotici,
Sesso di Gruppo
Autore: karinalisa, Fonte: RaccontiMilu
Li precedetti su per le scale aprendo la porta della camera. Gianni entrò deponendo delicatamente il suo fardello seduto sul bordo del letto, ma subito Lauretta si lasciò andare all’indietro distesa. Rimanemmo in piedi lunghi momenti, muti e incantati davanti alla bellezza che aveva stregato prima me poi il mio compagno. Lei vedendosi così intensamente osservata distese le braccia all’indietro e aprì le gambe provocandoci con ingenua malizia.
Distesa sulla schiena, il rilievo dei piccoli seni era quasi scomparso ma rimaneva la lieve protuberanza delle aureole rosa con in mezzo i capezzoli eretti. Sarebbe sembrato un ragazzo non fosse per il rilievo del pube, che ingentilito da un ciuffetto di peli biondi e radi, lasciava intravvedere la sua fichina, una ferita dai bordi arrotondati. Appena al di sotto, l’ano rosa dalle adorabili increspature e la mirabile curva delle natiche talmente compatte da conservare la loro forma pur premute sul letto, anche le ascelle erano decorate da una lieve peluria bionda.
L’avevo vista ignuda decine di volte ma non mi ero ancora saziata dalle forme di quel corpo liscio e perfetto, le gambe penzoloni, i piedi che sfioravano il tappeto, il suo atteggiamento di resa incondizionata e le cosce aperte erano una esplicita richiesta non solo a farla godere ma anche a godere di lei e con lei. Il membro di Gianni pulsava di eccitazione davanti a quella bellezza esposta; Lauretta chiuse gli occhi quando puntando le braccia ai due lati delle sue ...
... spalle lui si chinò sul suo viso.
Ricominciai ad accarezzarmi appena le loro bocche si sfiorarono, Lauretta socchiuse le labbra permettendo alla lingua di Gianni di muoversi da un angolo all’altro della sua bocca, immaginai quella lingua fare la stessa cosa nel taglio della sua giovane fica e dovetti sospendere la mia masturbazione altrimenti sarei subito venuta. Vedevo il membro pesare sopra il sesso della ragazza, non per penetrarla perché non era soltanto il glande ma era l’itera asta quella che muovendo adagio le reni, lui strusciava lungo la fica della porcella. Lei la sentì e sollevando il bacino lo mosse languidamente cercando quel contatto che adesso, lungi dallo spaventarla la eccitava oltre ogni dire.
Le loro bocche si fusero, chiuse gli occhi assaporando il languore di quel bacio durante il quale, le bocche si muovevano accarezzandosi con le labbra, giocando con le lingue, vidi le giovani mani sotto il petto del mio maschio muoversi cercando i capezzoli che sapevo sensibili, pizzicarli . . . Fu il mio uomo a sospirare nella bocca della fanciulla, poi quelle mani scesero sotto il ventre di lui chiudendosi attorno al suo membro, spingendolo per metterlo verticale, lui la agevolò sollevando il bacino, ma appena sentì sotto il glande la morbidezza delle carni che cominciavano ad aprirsi, si bloccò e sollevò il viso interrogandola con gli occhi.
“Si. . . si . . .” implorò la ragazza infoiata sfidandolo a penetrarla. Gianni si scosse, le avrebbe fatto male e poi era ...