The glory hole: ovvero la democrazia del cazzo
Data: 14/12/2022,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: Shoganai65, Fonte: Annunci69
Non sono mai stato bello, anzi. Sono proprio bruttino, brutto forte. E anche un po' storto, e gobbo. Ho sempre avuto pochi capelli e tanti brufoli, il naso adunco, i denti sporgenti, e un occhio strabico. Però ho un uccello bellissimo, lungo lungo, 28 cm; e largo, XXXL, con una cappella viola, splendida, come una mela matura.
Sin da ragazzo il cazzo era la cosa di cui andavo più fiero ma i miei amici, negli spogliatoi, mi prendevano sempre in giro dicendo che sembravo un cavallo, mentre le ragazze a me non si avvicinavano neppure, pertanto non glielo potevo nemmeno mostrare. Se lo avessero visto, pensavo a quei tempi, sicuramente si sarebbero innamorate tutte quante, se non di me almeno di lui.
E invece ho avuto un'adolescenza ed una giovinezza molto triste, fatta di seghe solitarie sui giornali porno che comprava mio padre e che io trovavo poi nascoste in cantina, dietro una bottiglia di Refosco.
Crescendo le cose non sono andate meglio: anche quando andavo a cercare di fare sesso con qualche puttana in giro per la città più vicina, molte mi scartavano a priori; le altre, quelle che all'inizio accettavano di appartarsi con me per il doppio della tariffa normale, non appena vedevano il mio cazzo in tiro si spaventavano e mi tornavano i soldi.
"Se ci passa il tuo me la allarghi troppo e i clienti successivi si lamentano" si giustificavano.
Così finiva che tornavo in camera mia e me lo accarezzavo da solo, piano piano. Lo guardavo con un misto di odio e amore, ...
... perchè sapevo che era bellissimo ma purtroppo non era accettato. Bisognava saper aspettare, mi dicevo, ci sarà nel mondo qualcuna che ci vorrà del bene, che ci saprà accogliere. E allora iniziavo a fantasticare donne bellissime, a sognare ragazze esotiche, tette enormi, culi giganti, fighe bagnate in cui entravo facilmente e che mi desideravano per com'ero, ed anzi erano entusiaste del mio uccellone. E finivo immancabilmente per tirarmi una sega allucinante con schizzi di sperma che arrivavano fin sulla parete di fronte o sul soffitto.
Un giorno che non dimenticherò mai, mi trovavo ad Amsterdam per lavoro e, spinto dalla curiosità e dal desiderio, andai a visitare il Red District, il famoso quartiere a luci rosse della città. C'erano tante ragazze in vetrina ma come vedevano la mia brutta faccia e il mio corpo sbilenco tiravano la tendina e si rifiutavano di aprirmi.
Andai a vedere anche qualche spettacolo dal vivo, con uomini e donne che si accoppiavano sul palco, o anche su una rete sospesa sul pubblico maschile, che si masturbava in piedi o sulle poltroncine. Ma non era quello che cercavo: volevo anch'io accoppiarmi, o quanto meno provare l'ebbrezza di un rapporto orale con una donna. Invece, tanto per cambiare, ricevevo solo rifiuti.
Alla fine del mio tour, stavo quasi per tornarmene sconsolato in albergo, decisi di entrare in quello che mi sembrava un sexy club. Era la prima volta. C'erano stanze di tutti i tipi che io non avevo mai visto prima: attrezzate con ...