1. Chissà che Capodanno romantico! Dissero le amichette....


    Data: 13/12/2022, Categorie: Tradimenti Autore: Una vacca da monta e il Re dei cornuti, Fonte: EroticiRacconti

    ... privé.
    
    Non feci in tempo a seguirli che le due troie erano già sedute, affiancate che si gustavano i sei cazzi alternandoli.
    
    Quindi si misero entrambe sul lettino a faccia su. “Dai ragazzi ora vogliamo cazzo!”
    
    E iniziò la monta!
    
    I sei si alternavano a dare cazzo in modo che tutti provassero tutto. Io mi misi in coda per scoparmi Daiana! Le andai sopra e ci ho dato dentro più che ne avevo. Quando sentii che arrivava la sborra mi fiondai su Anna (che stava godendo con un porco sopra di lei e un altro in bocca) le girai la testa e le svuotai le palle in bocca. Come gradiva la cagna in calore!
    
    Quando tornammo al piano superiore Mario era ancora sul divanetto. Allo scoccare della mezzanotte ci fu il brindisi.
    
    Nel privé ci saranno state una ventina di coppie e una cinquantina di maschi.
    
    Ad Anna squillò il telefono: era il figlio geloso! Con il pretesto di farle gli auguri le fece un terzo grado del tipo “dove siete…cosa fate…”.
    
    La vacca rispose:” Ad una festa. Non senti il casino?”
    
    Mentre cercava di staccarsi dalla cozza del figlio Daiana si avvicinò a lei e, sillabando, le fece capire: “Sta per iniziare la gang!! Datti una mossa!!”
    
    Tornammo a casa all’alba con la cagna che aveva provato una dozzina di ...
    ... cazzi nuovi e si era dissetata a spumante e…sborra!!!
    
    Il giorno successivo incontrammo anche le amichette e (nello scambiarci gli auguri) le chiesero dove avessimo passato il Capodanno aggiungendo. “Immaginiamo una bella seratina romantica tipo lume di candela! È il vostro primo Capodanno insieme!”
    
    E noi glielo lasciammo credere.
    
    I primi giorni dell’anno nuovo ci fu una grossa novità. Praticamente una svolta.
    
    La vacca mi chiama da parte e mi dice: “Si è liberato quell’appartamento” e me lo indica. È talmente vicino alla casa dei genitori che ci si può parlare e sentire dalle rispettive finestre.
    
    È comodo perché è vicino ai miei. Io pensavo di prenderlo. Perché non ci vieni a vivere anche tu? A giorni mio marito mi firmerà a separazione!”
    
    A me l’idea di tornare nel luogo natio mi allettava parecchio. Certo ci sarebbe trattato di cominciare una nuova vita, cercare lavoro. Presi tempo.
    
    Andammo a vedere l’appartamento e la zoccola lo bloccò dando la caparra e disse: “Io lo blocco, intanto che decidi!”
    
    È lo stesso appartamento in cui viviamo da nove anni.
    
    Era passato un anno esatto dal nostro primo contatto. Ma mi rendo conto che qualcosa potrebbe essere sfuggito, quindi, non perdetevi i prossimi racconti. 
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