1. Le due taccheggiatrici – Capitolo 1 – “Glicine”


    Data: 11/12/2022, Categorie: Lesbo Gay / Bisex Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    La brezza che spirava dalla valle scivolava dalla finestra, accarezzando i capelli d’oro di Marianna mentre le sue mani scivolavano lungo i fianchi nudi di Francesca, i pollici che seguivano i solchi degli addominali scolpiti della mora. Lanciò un ultimo sguardo agli occhi neri e radiosi dell’amica prima di affondare il viso nel suo pube, inspirando con avidità il profumo emanato dal suo bocciolo di rosa ormai spruzzato abbondantemente da gocce di rugiada di desiderio. Tolse una mano dalla pancia piatta di Francesca e con un dito accarezzò un petalo, spostandolo dolcemente per soffiarci lievemente e poi passare la punta della lingua, gustandone il delizioso sapore di donna.
    
    Francesca fremette, lasciandosi sfuggire un gentile gemito.
    
    Era ormai da tutta la mattina che facevano l’amore, dopo aver dormito insieme a casa di Francesca, al termine di una serata alcolica al bar. Avevano deciso di passare una notte di passione, ma si erano presto addormentate e solo il mattino dopo avevano potuto dare soddisfazione al loro desiderio.
    
    Non era certo la prima volta che le due ragazze facevano l’amore insieme, amiche da anni, quasi due socie a delinquere, come le definiva qualcuno, sebbene nessuno a parte loro due conosceva fino a che punto giungesse il loro rapporto di amicizia.
    
    La bionda fece scivolare un dito lungo il sesso dell’amica, mentre la lingua cominciava a indugiare nei pressi del suo clitoride che iniziava, come una lumachina, a porgere la testa fuori dal suo ...
    ... pertugio. Era fottutamente attratta sessualmente dalla ragazza su cui stava praticando tutte le sue capacità in un arte che ogni uomo avrebbe dovuto conoscere come il palmo della propria mano: era intelligente, simpatica, e aveva un corpo meraviglioso, magro e sodo, un paio di tette non troppo grosse ma che sembravano perfette con il suo busto, un culo stupendo, e degli occhi neri profondi.
    
    Non che lei fosse brutta, tutt’altro: in effetti non era molto dissimile dalla sua amica, ma aveva i capelli biondi e gli occhi azzurri. Tutti le facevano i complimenti per il loro colore, ma sapeva che a far drizzare i cazzi di quelli che la vedevano erano soprattutto le sue labbra, carnose come poche di quelle naturali che si vedevano in giro. Forse il suo culo e le sue tette non erano perfetti come quelli di Francesca, ma era conscia che gli uomini più intelligenti cadevano ai suoi piedi quando sfoderava la sua arguzia e l’irriverente umorismo.
    
    Un falchetto lanciò il suo grido passando come un’ombra nel cielo azzurro, mentre il fiato di Francesca si faceva sempre più profondo e le sue mani cominciavano a stringersi il seno, i suoi denti a mordersi le labbra ed il suo sesso farsi sempre più caldo, più umido, più rosso, sotto i colpi di lingua e le carezze, a tratti dolci, a tratti più energiche, di Marianna.
    
    Non era la prima volta che la bionda faceva raggiungere l’orgasmo all’amica, che a volte la deliziava con qualche zampillo di acqua di Luna spruzzato fuori dall’uretra e che ...
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