Ricordo la prima volta
Data: 11/07/2018,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: templare francesco, Fonte: EroticiRacconti
... questo che volevi” Lo pregai di fare piano.
Con una mano strinse il suo cazzo l’avvicinò piano piano al buchino ancora vergine che aspettava di essere aperto. Chiusi gli occhi le mie dita afferrarono strette il lenzuolo. La sua cappella sfiorò il buchetto, si appoggio si fermo un attimo. Ispirai profondamente. Prese a spingere per farsi largo nel mio culo che faceva molta resistenza. Spinse. Ma non riusciva ad entrare spinse più forte. Lanciai un urlo era entrato con la sua cappella. Mi sembrava di essere stato lacerato. Si fermo mi chiese se faceva male non dissi niente, ero risoluto a prendermi il mio piacere e a darlo.
Spinse ancora. Trattenni un lamento. Inspirai e sentii forzare la via. Il suo cazzo era entrato tutto. Mi morsi il labbro. Si era fatto largo senza scrupoli nella mia parte più intima e fragile. Sapere che era dentro di me, mi rendeva felice.” Fissai quell’uomo per un lungo istante, poi annuì e lui spinse nuovamente il suo cazzo in profondità. Gemetti, deglutii, alcune lacrime cominciarono a scendere. Il dolore era forte, ma forte era anche la mia voglia. Lui prese a muovere il bacino avanti e indietro. L’asta del suo cazzo appariva e scompariva ritmicamente dentro il mio culo. Era surreale ed eccitante. Ero percorso da un’ebrezza che non avevo mai provato prima. Non era solo il piacere del suo cazzo che scivolava in quel luogo caldo e morbido che era il ...
... mio culo, ma il sapere che stavo dando piacere ad un'altra persona. I miei gemiti divennero più sommessi. Il dolore stava lasciando spazio a un nuovo piacere. Un piacere incontrollato, completamente dipendente da un’altra persona. Ero alla sua mercé. Quel potere di controllo, di dominio che aveva su di me mi affascinava. Mi ero lasciato aprire le gambe, mi ero presentato inerme e fiducioso, lasciando che mi penetrasse, che mi aprisse le carni, perché entrambi volevamo godere. Vedevo il suo cazzo che entrava e usciva dal mio culo. Lui ogni tanto si fermava. Non capivo perché. Volevo che continuasse a muoversi dentro di me. Mi disse che lo faceva per poter durare di più prima di sborrare. Avremmo così goduto più intensamente. Quella mia prima vera inculata, me la ricordo ancora. Fu si dolorosa ma la sensazione che provai quando lui venne lo ricordo ancora oggi. Mentre mi riempiva il culo con il suo liquido io sborravo senza toccarmi. Aveva messo il suo liquido dentro di me. Mi abbraccio, mi bacio sulle labra e restammo per un po' uniti. Sentii il suo cazzo che lentamente usciva dal mio culo. Mi sentivo il sedere e le cosce appiccicaticce andai in bagno per pulirmi ma assieme alla sua sborra vidi anche del sangue. Mi aveva rotto il culo ma mi era piaciuto. I miei sogni e desideri si erano realizzati e da quel avrei sempre tratto piacere dal mio culo. Carlo rimase con me tutto il giorno.