1. Ti desidero ancora


    Data: 11/07/2018, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Gay / Bisex Autore: Bollentispiriti, Fonte: RaccontiMilu

    ... di lingua miravano ad attizzare il fuoco, infervorando il ciocco che ormai ardeva con mille scintille. La tua azione mirava al cono terminale del mio…razzo che pretendeva un ingoio sempre più profondo. Ma tu lo illudevi, continuando col superficiale strofinio delle morbide labbra. Impazzivo dal desiderio, ma mi tenevi ancora in sospeso. Ad arte, ti ritraevi. Ed io smaniavo sempre più! Mi agitavo, cercando di contenere l’ebbrezza, anche se il travertino, ormai tirato a lucido rischiava di rompersi. Il desiderio cresceva e la trivella avanzava la pretesa di scendere a fondo nella tua bocca.
    
    Più a fondo, più a fondo… saliva e scendeva! Ti reggevo la testa ferma sul pozzo artesiano da cui emungere lo zampillo fatato che inseguivo; anelavo che uscisse. T’aiutavi spronandolo con la lingua ed io avvertivo il trambusto che provocavi nelle mie visceri che si torcevano. Avvertivo ogni movimento della tua lingua, della tua bocca, delle tue labbra che mi parlavano nell’unico linguaggio ch’ero in grado di comprendere in quegli istanti. Ti tenni così, sospeso su di me! Ore d’inseguimento fra Ganimede e l’Aquila, finché l’Aquila non ebbe il sopravvento. Ma fu anche la sua misera fine. Il pennello ormai spento, esaurito ondeggiava ancora nelle bocche di Cerbero. Passato, presente e futuro non esistevano più. La misura del tempo sfuggiva. Non c’era alcuno ...
    ... scopo. Tutto era raggiunto ed esaurito. Un buco nero mi girava introno, confondendo la mente.
    
    Mi lasciasti esanime; neanche me ne accorsi. Esausto, in quello stato di nirvana consolatorio che, purtroppo, avrebbe avuto breve durata, disteso sul letto, affondavo, lento, nelle sabbie mobili. Lo schermo annerito; il DVD finito. Anche il trans dello schermo doveva essere rimasto soddisfatto, senza che io me ne fossi accorto se non per fugaci apparizioni che inframmezzavano, nella mia mente, le tue più carnali visioni. Giacevo mentre tu andavi in bagno o non so in quale altro posto il diavolo ti portasse. Silenzioso, ti avvicinasti al mio corpo che galleggiava, levitando nella stanza, e mi copristi il sesso, ormai inutile orpello vuoto, con un foglio di carta igienica, tamponandomi ben bene.
    
    De paroles vacante et ce corps alourdi Tard succombent au fier silence de midi: Sans plus il faut dormir en l’oubli du blasphème, Sur le sable altéré gisant et comme j’aime
    
    Ouvrir ma bouche à l’astre efficace des vins!
    
    Couple, adieu; je vais voir l’ombre que tu devins.
    
    Senza parole e questo greve corpo Tardi ancora cedono al silenzio del mezzodì:
    
    Subito dormiamo nell’oblio della bestemmia,
    
    Sulla sabbia smossa e com’io amo
    
    Offrir la mia bocca agli fluenti fumi dei vini! Coppia, addio; andrò a vedere l‘ombra che diveniste. (libera traduzione) 
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