1. Il cuoco – 4


    Data: 06/12/2022, Categorie: Racconti Erotici, Etero Autoerotismo Autore: I racconti di William, Fonte: RaccontiMilu

    ... consiglio, sebbene, al contempo, si rendesse conto che Piero non aveva riconosciuto sua sorella, non avendola mai vista prima di persona, nella ragazza che accompagnava Cinzia o avrebbe compreso il vero dramma del suo collega. Sullo schermo accanto al frigorifero erano comparse le comande, con gli ingredienti necessari per ognuna delle piadine richieste. Piero indicò la ricetta originale, ordinata da Cinzia. – Sai, ci sono modi per renderla ancora migliore – gli sussurrò, celando malamente un sorriso d’intesa. -Ad una simile aggiungerei gratuitamente della saliva. Marco non si sarebbe aspettato un simile consiglio dal suo superiore, che, dopo un occhiolino di complicità, si avviò verso la porta di servizio. – Mentre cucini, faccio salto dal direttore per quella firma. Torno tra cinque minuti. Poi le servo io, le piadine – aggiunse, forse per tranquillizzare Marco, che fu lieto di non dover vedere Cinzia almeno sul posto di lavoro. La porta di servizio si stava ancora chiudendo alle spalle di Piero che due piadine erano già sulla piastra a scaldarsi, mentre Marco prendeva dal frigorifero i contenitori con i condimenti necessari che aveva preparato prima dell’apertura mattutina del fast food. Sparse la mozzarella e il tonno sgocciolato su quella destinata a sua sorella, mentre sull’altra, per Cinzia, mise lo squacquerone, il crudo e la rucola, passando su entrambe un po’ di spezie, soprattutto pepe nero in quello per Chiara, che sapeva apprezzare molto. “E Cinzia apprezzerà ...
    ... davvero uno sputo?”, si chiese, guardando la piadina, ancora aperta sulla piastra, pensando a quanto gli aveva consigliato Piero. Fu sul punto di sporgersi e lasciar colare un po’ di saliva, quando ebbe un pensiero che lo folgorò per la sua malvagità. Si ritrasse, sbattendo gli occhi, ritorcendosi nella mente l’idea, chiedendosi quanto fosse realizzabile. Sapeva quanto impiegava Piero a risolvere il problema burocratico che lo aveva chiamato negli uffici della direzione del centro commerciale e sarebbe tornato nel giro di pochi minuti, forse anche prima che fossero giunte a cottura le due piadine, quindi non doveva perdere tempo. Non si pose nemmeno il dubbio che potesse essere una follia: se Cinzia voleva che sua sorella si bevesse la sua sborra, perché non scopriva anche lei se era di suo gradimento? Lanciò un’occhiata alla porta da cui era uscito Piero, sperando davvero che i tempi da lui calcolati fossero corretti, quindi si aprì il bottone dei jeans, abbassò la zip ed estrasse il cazzo. Avvicinò la piadina con lo squacquerone al bordo della piastra e vi sporse sopra il pene. Cominciò a segarsi ad una velocità insensata, più determinato che eccitato, la mano che si muoveva con una tale frequenza che, sapeva, i muscoli dell’avambraccio gli avrebbero bruciato per un bel momento e l’uccello fatto male, ma non si fermò. Il suono della pelle che si muoveva sembrava quello che aveva accompagnato la sega mal riuscita della sera precedente: iniziò a pensare di avere in ginocchio ...
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