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La tana
Data: 31/01/2018, Categorie: Trans Autore: porcupine, Fonte: Annunci69
Ci vediamo stasera alla tana. Un sms breve ma per me molto importante. La tana era il nostro posto segreto. Un rudere di casa nascosto alla vista da una selva di arbusti in pieno centro. Me lo aveva fatto conoscere lui. Allora ci si vedeva qualche volta in un bagno pubblico. Pompini veloci ed insignificanti. Una sera mi disse - basta andiamo da un'altra parte e mi portò alla tana - da oggi in poi ci vedremo sempre qui passammo attraverso un nascosto sentiero che arrivava sino alla casa diroccata. Lui mi accompagnò prendendomi per mano. Entrammo nella prima stanza assolutamente impraticabile - non ti preoccupare mi sussurrò entrammo un un secondo locale messo molto meglio - questa è la tana la stanza era vuota ma almeno priva di sporcizia. Lui mi abbracciò - meglio del cesso vero? - direi di sì gli risposi accennando un sorriso. Prese la mia mano e la portò sulla patta - che ne dici se mi ringrazi come si deve? Abbassai la lampo e infilai la mano cercando il suo sesso. Era turgido e pronto epr essere trattato. Si slacciò la cintura e sbottonò il pantalone che scivolò a terra. Presi l'intimo con le dita e lo tirai giù. Il cazzo saettò in aria. Alla luce fioca di una luna piena settembrina, il suo sesso era ancora più bello. Non grande e neanche troppo lungo, ma giusto nelle proporzioni dalla cappella gonfia e violacea che invitava alla leccata. Le vene gonfie attraversavano il membro conferendo al cazzo un aspetto più ...
... selvaggio. - dai prendilo in bocca mi spronò svegliandomi da questa sorta di trance. Scivolai sule ginocchia nella posizione preferita dalle femmine, lui mi prese il capo spingendolo verso di sè, schiusi le labbra e lo lasciai entrare. Il suo odore di maschio mi arrivò sino al cervello eccitandomi ancora di più. quando il glande arrivò in gola serrai le labbra e me lo gustai massaggiandolo con al lingua e con il palato stando ben attenta a non fargli male con i denti. I primi pompini con lui erano stati formativi. Non avevo mai preso un pene in bocca grande così e con i denti gli facevo male e lui mi rimbrottava - stai attenta con i denti mi diceva - guarda che non te lo dò più! imparai in fretta. Così come capii che amava che lo tenessi in bocca un pò prima di spompinarlo sino a farlo godere. Cosa peraltro che piaceva molto anche a me. Lo tenevo quindi serrato tra la lingua e il palato. Il cazzo era durissimo. Lui si tirò leggermente indietro facendomi capire che dovevo darmi da fare. Lo feci scivolare sino a che il glande arrivò alle labbra. Lo guardai stupendomi delle minuscole labbra del prepuzio. Da lì sarebbe sgorgato il seme che avrebbe calmato la mia sete, ma dovevo meritarlo. Lo riaccolsi in bocca serrando leggermente le labbra e scivolai sul pene sino ad arrivare al bosco di peli inguinali, mi ritirai indietro lentamente per riaffondare con decisione. Era fantastico sentire in bocca tutta la forza del maschio che godeva delle mie attenzioni. Ripetei ...