1. "sei un tesoro" ...diceva sempre mia suocera


    Data: 05/12/2022, Categorie: Etero Autore: amicopersonale2017, Fonte: Annunci69

    ... l'impressione di una mente brillante, ma l'amore è cieco, dice il proverbio, e Roberta se la spassava bene da quel che si sapeva in giro.
    
    Un pomeriggio di un Sabato caldo e afoso di Luglio, ero al fiume, sotto l'ombra di un enorme Sofora, avevo i piedi immersi nell'acqua, una birra anch'essa immersa per mantenerla fresca, ma posizionata al riparo dalla corrente del fiume. Leggevo uno libro per rilassarmi dalla settimana lavorativa. Mi distesi supino sull'erba, e osservavo gli uccelli rincorrersi sui rami della pianta, sembrava giocassero a nascondino.
    
    Il rilassante pomeriggio di quella tranquilla giornata, fu interrotto dal suono del mio cellulare ! Sullo schermo apparve il nome "Roberta". Erano mesi che non la sentivo e vedevo, Il primo mio pensiero andò a Giulia e ai ragazzi, pensai fosse successo qualcosa ! Presi il telefono e in modo agitato risposi velocemente. Dall'altro capo invece, sentii una voce calma e rilassata, e con tono di imbarazzo mi chiedeva un favore, mi calmai subito anche io.
    
    “Max scusa il disturbo, ma devo chiederti un favore; si è rotto il condizionatore , ho provato a chiamare il mondo ! .....nessuno disponibile per la riparazione. Potresti passare a dare un occhiata ? Sto morendo dal caldo , se passo così tutto il weekend, lunedì andrò al lavoro sfinita”
    
    L'idea di lasciare la mia piccola oasi di benessere al fiume, per andare a farmi una sudata, non era molto alettante, ma Roberta aveva chiesto per favore, e non potevo rifiutare. Non ...
    ... l'avevo mai ritenuta responsabile della separazione tra me e sua figlia, le cose erano andate male non per colpa sua, ma solo per nostre incompatibilità.
    
    "Ok; risposi, ora non sono a casa, dammi il tempo di rientrare, prendo qualche attrezzo e arrivo" Roberta mi ringraziò quasi commossa.
    
    Riposi il telefono a terra, tornai a sdraiarmi, guardando nuovamente tutti quei uccellini che svolazzavano rincorrendosi, pensai alla mia libertà; Quel giorno ormai violata da quella telefonata, e dall'ennesimo impegno. Bene; dissi tra me e me, meglio toglierci di mezzo questo lavoro e poi pensare alla serata.
    
    La mia casa distava circa 5 minuti di auto da dove mi trovavo e in altri 5 minuti arrivai da Roberta. Scesi dall'auto e suonai alla porta d'ingresso. Prima della separazione avevo anche le chiavi di quella casa, ma poi dovetti restituirle.
    
    "Ciao Max !" salutò con voce calma Roberta, "...grazie di essere venuto, sei sempre un tesoro", e mi fece entrare.
    
    Roberta indossava un vestito bianco a spallina stretta che scendeva dritto sul suo corpo longilineo. Quando mi aprì la porta, avevo notato immediatamente che non indossava il reggiseno, il colore bianco e la stoffa sottile, non lasciavano dubbi sui suoi capezzoli. Aveva 61 anni ma poteva tranquillamente permettersi quel tipo di abbigliamento. Feci finta di nulla, ma l'occhio ovviamente era caduto sul decolté e su quei due capezzoli sporgenti. Seguendola all'interno della casa per andare verso la macchina del condizionatore posta ...
«1234...16»