1. "sei un tesoro" ...diceva sempre mia suocera


    Data: 05/12/2022, Categorie: Etero Autore: amicopersonale2017, Fonte: Annunci69

    ... mi baciò appassionatamente e mi massaggiò il "pacco"
    
    Senza staccarsi dalle mie labbra, aprì i pantaloni ed iniziò a masturbarmi, eravamo in un posto isolato, mi guardai ugualmente intorno, non c'era nessuno e la lasciai fare. Quando ero in completa erezione, Lei si appoggiò con le mani all'albero mettendosi a 90°, allargò le gambe, si alzo il vestitino, scostò un po' il perizoma che indossava, in segno che era pronta per la monta, iniziai a penetrarla da dietro, Lei manteneva le braccia rigide e resisteva ai colpi, li non poteva urlare, l'eco sarebbe arrivato al locale ma mugolava di piacere, riuscivo a sentirla malgrado il frastuono delle foglie.
    
    Quando sentii che la sua eccitazione era al punto giusto, la presi ancora con più forza e le sborrai nel culo a più non posso.
    
    “Lecca mi disse" e io lo feci. Poi si girò mi abbraccio e mi disse "Sei un tesoro grazie”
    
    Fu una sveltina, ma molto soddisfacente, l'avevo riempita per bene, Roberta era soddisfatta.
    
    Felice e sorridente, mi porse la mano e ci incamminammo per il ritorno all'auto.
    
    Si fece sera, entrambi dovevamo preparaci alla nuova settimana lavorativa.
    
    Ci salutammo con un lungo abbraccio, aveva gli occhi lucidi ma sorridenti. Mi disse solo: "Ti aspetterò" Mi diede un bacio e io partii.
    
    Tornai da Lei dopo 15 giorni e poi dopo altri 15 , ci sentivamo al telefono alla sera, ci scrivevamo qualche messaggio. Iniziò una nuova relazione, una relazione sentimentale e pienamente soddisfacente a livello ...
    ... sessuale.
    
    Entrambi avevamo trovato un partner con cui si poteva bere un semplice caffè, si poteva discutere sugli argomenti di attualità e si poteva condividere erotismo e trasgressione.
    
    La portai più volte al privè, passammo diversi weekend a Bologna e seppure si facesse scopare dal "mondo" quando eravamo nei locali, tornavamo a casa più uniti di prima.
    
    Giulia la vedevo ogni due settimane, per la gestione dei figli, e dopo qualche mese da quel weekend di fuoco con sua madre, una Domenica, quando riportai a casa i ragazzi, Lei usci e si intrattenne sulla veranda, più del solito, e mi disse: "So che ti vedi con mia mamma". Arrossii , ma ricordai anche le parole che mi aveva detto Roberta e risposi in modo più naturale possibile . "Si ogni tanto ci troviamo"
    
    Giulia prosegui dicendo: " Il prossimo mese, i ragazzi andranno 15 giorni in campeggio con i centri estivi, ed il mio compagno deve andare ad un convegno all'estero, avrei dei lavoretti da fare qui a casa; Potresti aiutarmi per favore ?
    
    Non riuscivo a credere a ciò che sentivo, rimasi in silenzio qualche secondo. Ovvio che era una banalissima e ridicola scusa, sapevo che Giulia aveva una carica erotica notevole, ma rifiutai la richiesta; o meglio, rifiutai l'invito mascherato da richiesta.
    
    La settimana successiva chiesi a Roberta cosa avesse raccontato a sua figlia, (non volevo fare quella domanda al telefono il giorno stesso dell'accaduto, aspettai) e come immaginavo, come era sempre stato il loro rapporto ...