1. CRONACA FAMILIARE – CAP. 6 – UNA POMPA ALLA MATTINA FA CAPIR QUANTO E’ TROIA LA MAMMINA


    Data: 05/12/2022, Categorie: Dominazione / BDSM Racconti Erotici, Etero Incesti Tradimenti Autore: Barth, Fonte: RaccontiMilu

    Quella sera, dopo l’estenuante e delirante scopata con mia madre, dormii pesantemente risvegliandomi il successivo mattino con un cerchio alla testa tipico di un dopo sbornia.Effettivamente era stata una vera e propria sbornia di sesso.Mi lavai la faccia e mi feci una doccia veloce, giusto per riprendere conoscenza ed uscire dal mio stato semi-comatoso e mi diressi in cucina per fare colazione.Proprio in cucina trovai mia madre tutta indaffarata ai fornelli e vincendo l’imbarazzo del post-trombata incestuosa le rivolsi la parola in maniera del tutto normale, quasi distratta:“papà dov’è ?”.“torna per pranzo assieme a Mariano, ieri poi non è più rincasato, si è fermato a dormire nell’agriturismo, chissà quanto avranno bevuto …”.“ma se papà è mezzo astemio, cazzo dici, sarà andato a troie!”.“Paolo modera il linguaggio e che diamine!”.Oddio il saccente tono da maestria era ritornato, come se non fosse successo niente.Decisi di rimettere subito le cose a posto.“Ah giusto la troia sta qui a casa, quasi dimenticavo …”.“no Paolo…”.“Paolo ? mi pareva di averti spiegato che devi chiamarmi padrone o sbaglio ? che sei rincoglionita oltre che troia ?”.“Paolo! Guarda ci ho pensato tutta la notte e sono giunta alla conclusione che quello che abbiamo fatto è sbagliato, dimentichiamocene, e torniamo a vivere la vita di prima, davvero io sono tua madre, ti voglio bene come figlio ma tu mi devi portare rispetto e poi non è giusto nei confronti di tuo padre, guarda me ne vergogno tanto …. Ma ...
    ... col tempo vedrai che ce ne dimenticheremo!”.“ahhh ahhhh ahhhh!” esplosi in una risata nervosa ed arrogante.“Ma dici sul serio o è solo che mi vuoi far rizzare l’uccello anche di buon mattino. No perché se hai solo voglia della tua razione quotidiana di cazzo basta che tu me lo dica, oramai puoi anche risparmiarti la solita scenetta da madre dell’anno!”.“No Paolo dico sul serio”.“Puttana ti ho detto che mi devi chiamare padrone!”.“Paolo …. Basta dai ….” Si stava quasi mettendo a frignottare, ma io oramai avevo già deciso di agire ed infatti mi ero alzato dal tavolo della cucina cui mi ero seduto per fare la colazione e mi ero diretto verso la mia cara dolce mammina che nell’occasione indossava uno di quei vestitini di stoffa leggera che tanto mi facevano ingrifare (questo era abbottonato sul davanti con una comunque generosa scollatura frontale) corredato da un grembiulino del tipo sexy-cameriera.La presi con forza da dietro afferandole come al solito le sue imponenti tettone, che erano oramai diventate la mia ossessione, cercando bi baciarla. Lei si ritraeva e cercava di respingermi.“No Paolo no, basta, abbiamo peccato, ma siamo ancora in tempo basta, ti chiedo scusa, sono io che ho sbagliato ma adesso basta te ne prego ….sono tua madre non possiamo fare certe cose”.Per un istante quasi quasi cedevo al finto pentimento di mamma, ma poi, pensando bene a tutto quello che era successo e a cui avevo assistito, la interruppi bruscamente dicendo:“Ma fottiti stronza, pensi forse che ...
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