Gioia
Data: 04/12/2022,
Categorie:
Anale
Hardcore,
Autore: skizzone, Fonte: xHamster
... non forzavo troppo le mie avances dopo i suoi gentili ma fermi rifiuti. Alla fine diventammo buoni amici, io mi fidanzai con una ragazza con cui sono in procinto di sposarmi e, seppur di nascosta dalla mia lei, spesso passavo a casa sua per bere una birra o una cenetta, simulando una partita di calcetto o di andare in palestra.
Tuttavia la voglia di scoparmela non era passata.
Un pomeriggio Gioia mi mandò un sms chiedendomi di cenare assieme a casa sua. Presi tempo, inventai una scusa e accettai di buon grado.
Cenammo, bevemmo, parlammo dei nostri problemi ad iniziare una professione che, a differenza di quanto si creda non è molto remunerativa a causa di una concorrenza spietata e una massa di professionisti sproporzionata per il mercato della nostra città. Era vestita da casa, con i pantaloni della tuta e una maglietta di cotone, io venivo direttamente da studio e, come al solito rimasi con la giacca, allentandomi leggermente la cravatta per rilassarmi un po'.
Dopo la cena ci trasferimmo nella piccolissima cucina dove Gioia iniziò a lavare i piatti. Io le facevo compagnia, mettendomi dietro di lei e, tra il serioe il faceto, la accarezzavo suoi fianchi. Era solita soprannominarmi “Strusione” perché spesso, specialmente quando la salutavo per andare via sulla porta, la cingevo a me accarezzandola e strusciandomi addosso a lei sperando che, per una botta di culo, prima o poi cedesse alla mia lunga corte. Pertanto, all'inizio non trovò strano che io la cingessi ...
... sfiorandola e toccandola.
Mi accorsi che non portava il reggiseno e, mettendole le mani dentro la maglietta da dietro e risalendo lungo la schiena glielo feci notare. Gioia, dandomi le spalle e continuando a sciacquare i piatti, rispose che dopo la doccia aveva preferito rimanere più libera.
Comincia ad accarezzarle la schiena, sentendo il calore del suo corpo e desiderandola sempre più. Mi avvicinai verso di lei mettendole le mani lungo i fianchi, accarezzandola in modo di far crescere anche in lei il desiderio. Iniziai a salire lungo i finachi quando, in modo imperioso disse il mio nome, come una mamma che vuole fermare il figlio che sta per iniziare una marachella. Ma io nom desitetti questa volta e, solo per fingere accondiscendenza, spostai le mani sul ventra non modificando comunque i movimenti morbidi, avvolgenti.
Ripresi a salire e, pochi centimetri dall'inizio del seno mi fermai, avevo il cuore in gola, a mille ero a pochissimo dall'oggetto dei miei desideri degli ultimi anni e inoltre pensavo alla mi afidanzata, ignara, che mi credeva a giocare a calcetto con amici che lei non conosceva. Ma il cazzo in mezzo alle mie gambe stava crescendo sempre più e prendendo coraggio continuai a salire. Gioia si irrigidì e smise di sciacquare i pochi bicchieri rimasti. Muta. Temetti di ave esagerato ma sentii che anche il suo respire si era, nel frattempo, fatto più pesante e affannato; decisi così di tentare il tutto per tutto. Mentre le mie mani salivano sentivo la pelle ...